MATTEO MAMMI’ CEO HELBIZ MEDIA MAURO BALATA PRESIDENTE LEGA CALCIO SERIE B

Basteranno davvero nomi illustri del calcio passato, per fare della prossima Serie B un campionato avvincente e, soprattutto, di qualità? Oppure i nomi servono per dare il via ad una sequela di ricordi e rimpianti fini a se stessi?

Che la cadetteria prossima possa regalarci una stagione avvincente, può starci, che l’accompagni la qualità, mi pare invece difficile, dato che quello che un tempo era vetrina per tanti giovani di prospettiva e belle speranze, è diventato oggi il campionato di chi il salto di qualità non lo ha mai fatto, accontentandosi di una carriera di secondo piano, buona fin che si vuole, ma nell’ambito di quella categoria.

Quanti sono infatti i giovani di prospettiva, magari spediti in cadetteria perché completino un percorso di crescita e maturazione? Le dita di due mani possono tranquillamente bastare, magari avanzando qualcosa e considerando che non tutti riusciranno davvero a “sbocciare”, meritandosi di tornare a casa. Molto più consistente è invece il lotto di coloro che, ceduti in B per i medesimi motivi, da lì non si sono più mossi, tra cambi di squadra e speranze mai andate a buon fine.

Ormai nel calcio non è il passato che conta, per quanto possa essere illustre, ma comanda la forza economica e basta pensare al neopromosso Monza, al mercato di stravolgimenti della rosa, per rendersi conto di come sia impossibile affrontare la Serie A con la medesima rosa vincente in cadetteria; certo non tutti hanno Berlusconi-Galliani e si deve fare di necessità virtù, ma anche per il Monza dei …. pagherò, il futuro è tutto da scrivere.

Certo la prossima Serie B lascia impressionati a leggere l’elenco delle partecipanti, specie per chi ha una carta d’identità un po’ “sgualcita” dagli anni; solo tre partecipanti su venti non sono mai state in Serie A: il Cittadella (che negli ultimi anni ci è andata spesso vicina), il Cosenza ed il Sudtirol, che addirittura è alla prima partecipazione in B.

Molto più numerose le formazioni con più di trenta partecipazioni al massimo campionato; il Genoa (83), il Cagliari (42), il Palermo (34), Bari e Brescia (33), mentre sopra le venti presenze ci sono Modena e Parma (28), Spal (24) e Venezia (20); molte con successi (i nove scudetti del Genoa) tricolori e di Coppa Italia, o addirittura internazionali, come le due Coppe UEFA del Parma e partecipazioni varie di molte altre.

Grandi firme dunque è termine giusto guardando il passato, mentre relativamente al futuro, qualche perplessità è lecita, magari al di là di proprietà straniere, piuttosto recenti in verità, che possono avere un potenziale notevole, però ancora inespresso, dato che il calcio non è scienza e neppure un campo dove bastano i soldi per fare grandi cosa.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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