Era l’appuntamento più importante di tutto il Triduo Pasquale. E, come da tradizione, Papa Francesco, che fin dall’inizio aveva fatto capire di non volerlo mancare, ha impartito la benedizione Urbi et Orbi (“alla Città e al mondo”) in una Piazza San Pietro stracolma di fedeli (100mila persone), attratti anche dal caldo sole primaverile che illuminava la mattinata pasquale. Dopo il ricovero al Gemelli per infezione polmonare della scorsa settimana, infatti, non erano in pochi a temere che il Pontefice non riuscisse a presiedere le celebrazioni di Pasqua, il momento spirituale più alto e più importante per la Chiesa di Roma. Ma Bergoglio è riuscito ad essere presente a tutte le celebrazioni. Solo venerdì ha rinunciato, “per il freddo”, a recarsi al Colosseo per la solenne Via Crucis, unico rito “saltato” per precauzione.

Stamane, sulla loggia centrale della facciata di San Pietro, Papa Francesco si rivolge ai potenti del mondo e prega per il dono della pace: “Aiuta l’amato popolo ucraino ed effondi la luce pasquale sul popolo russo. Conforta i feriti e quanti hanno perso i propri cari a causa della guerra e fa’ che i prigionieri possano tornare sani e salvi alle loro famiglie. Apri i cuori dell’intera comunità internazionale perché si adoperi a porre fine a questa guerra e a tutti i conflitti che insanguinano il mondo”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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