Leiji Matsumoto, il cui vero nome era Akira Matsumoto e che era diventato una leggenda nel mondo dei manga e degli anime giapponesi

È morto all’età di 85 anni Leiji Matsumoto, il cui vero nome era Akira Matsumoto e che era diventato una leggenda nel mondo dei manga e degli anime giapponesi. Ad annunciare la notizia è stato lo studio d’animazione nipponico Toei, che ha legato le cause del decesso a un’insufficienza cardiaca.

Nato il 25 gennaio 1938, Matsumoto crebbe immerso nella passione per lo schermo, guardando i cartoni animati americani e avendo ricevuto in regalo dal padre un proiettore 35mm; alla fine della seconda guerra mondiale aveva appena 7 anni e pare fossero stati proprio i tragici eventi bellici a spingerlo a immaginare storie in cui l’umanità rifiuta la guerra per vivere in pace sulla Terra.

Dopo i primi esordi negli anni Cinquanta (tra cui Le avventure di un’ape), il disegnatore creò appunto alcune storie manga ambientate durante il secondo conflitto mondiale, ma fu solo negli anni Settanta che raggiunse l’apice del successo con alcuni manga d’ispirazione fantascientifica divenuti poi anime ed entrati nella storia di questo genere: nel 1974 arrivò La corazzata Yamato e nel 1977 fu la volta sia di Capitan Harlock sia di Galaxy Express 999, che condividono lo stesso universo di personaggi e ambientazioni spaziali. Seguirono negli anni successivi diversi spin-off e altri titoli legati al genere della space opera, come Queen Emeraldas, La regina dei mille anni e Danguard A

A cura di Claudio Piselli – Foto credits ANDREAS RENTZ/Getty Images

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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