Il capo dell’Ufficio della presidenza di Kiev si appella a Papa Francesco per “dare un segnale alla Russia per fermare la distruzione che ha avviato“. Poi ringrazia il governo italiano per “ciò che è stato fatto e per ciò che sarà fatto nei prossimi mesi”. E sulla situazione sul campo spiega: “La battaglia di Soledar non è ancora finita come dicono i russi. Situazione difficilissima, continuiamo a combattere. Abbiamo ancora bisogno di armi”. Sui negoziati di pace con la Russia: “Al momento non sono in corso”.

E’ di nuovo un momento molto toccante per i nostri concittadini. Le sirene antiaereo sono sempre attive;  ora, la situazione in tutto il paese è difficilissima. I missili russi colpiscono le nostre infrastrutture, ci sono attacchi continui contro le case dei nostri abitanti. La notte di Capodanno, i russi hanno lanciato oltre 200 missili e droni iraniani contro le città ucraine, inclusa Kiev. Questa è la prova che il nemico vuole intimidirci, intimidire i nostri soldati e lasciarci al buio e senza acqua. Nonostante tutto combattiamo, non ci faremo intimidire, i cittadini dopo gli allarmi aerei tornano alle loro case. Purtroppo però, la guerra continua senza fine. La guerra toglie le speranze di una vita serena sia a noi che ai giovani combattenti russi. Per ora non ci sono segnali di Pace da parte di Mosca.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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