L’influenza è tornata e corre veloce. I dati del rapporto InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che sono circa 770mila gli italiani a letto in questi giorni, pari a 12,9 ogni mille. “Siamo tornati alla forza propulsiva dell’influenza del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione. Abbiamo numeri importanti già a fine novembre” afferma Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive all’ospedale policlinico San Martino di Genova.

La curva influenzale “continuerà a crescere perché questo è solo l’inizio”, avverte l’infettivologo. “Oggi l’incidenza è altissima tra i bambini, ma poi colpirà gli adulti e i nonni. I primi perderanno qualche giorno di scuola ma i nonni finiranno in ospedale? Per gli anziani è fondamentale affrettarsi ad effettuare il vaccino antinfluenzale”.

I più colpiti sono i bambini – I dati della rete di sorveglianza InfluNet, ci confermano che anche in Italia come nel resto dell’Europa stiamo registrando un picco che colpisce particolarmente i bambini, a cui si aggiunge la bronchiolite da virus respiratorio sinciziale. Si tratta di una ondata di contagi che inizia a mettere in crisi i reparti di pediatria ospedalieri e gli studi dei pediatri di famiglia, specialmente nel nord del Paese. Il numero di bambini colpiti dai virus dell’influenza è di gran lunga più elevato rispetto a quello registrato nelle ultime due stagioni invernali.

A essere particolarmente colpiti sono i bambini al di sotto dei 5 anni: in questa fascia di età la scorsa settimana si sono registrati 40,8 casi ogni mille; nella fascia 5-14 anni il tasso è stato di 25,02 ogni mille; 10,10 tra i 15 e i 64 anni e 5,04 sopra i 65 anni.

Tre regioni “rosse” – In tre regioni (Emilia-Romagna 20,24 casi per mille, Lombardia 17,80, Umbria 19,61) l’incidenza ha superato la soglia del livello di entità molto alta. In Veneto (16,43 casi per mille), Provincia Autonoma di Bolzano (16,09) e Marche (15,58) la stagione ha invece raggiunto un’intensità considerata alta. Tre Regioni (Campania, Calabria, Sardegna) non hanno attivato la sorveglianza InfluNet.

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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