ANNIVERSARIO 11 SETTEMBRE MEMORIALE ATTENTATO ATTENTATI

Eravamo tutti in redazione, quando il capo redattore del giornale Matteo ci avvisò del tutto spaventato in tempo reale che sul cielo di New York si innalzò il terrore: il volo AA11, partito da Boston, si schiantò contro la Torre Nord del World Trade Center. Si pensò a un incidente, ma solo 17 minuti più tardi, quando anche un secondo aereo, il volo UA175 anch’esso proveniente da Boston, esplode in diretta televisiva contro la seconda delle Torri Gemelle, noi tutti campimmo insieme al mondo che gli Stati Uniti erano stati sotto attacco e da quel momento la storia cambiò per sempre.

Quella mattina diciannove terroristi di Al Qaeda presero il comando di quattro aerei di linea con l’obiettivo di compiere quattro attentati: due dei velivoli furono fatti schiantare contro le Torri Gemelle del World Trade Center, a New York, causandone il successivo crollo; uno sul Pentagono, mentre l’ultimo, che avrebbe dovuto abbattersi sulla Casa Bianca o sul Congresso, precipitò in Pennsylvania, grazie all’eroica rivolta dei passeggeri. In tutto quasi tremila le vittime e oltre seimila persone sono rimaste ferite.

I terroristi entrarono in azione la mattina dell’11 settembre 2001. Erano le 5:45, orario di New York, quando i dirottatori Mohammed Atta e Abdulaziz al-Omari passarono i controlli di sicurezza dell’aeroporto di Portland diretti a Boston. Qui, insieme ad altri tre terroristi, si imbarcarono sul volo American Airlines 11 diretto a Los Angeles, con a bordo 92 persone. I cinque terroristi dirottarono l’aereo che alle 8:45 si schiantò contro la North Tower del World Trade. L’impatto fu tra il 93esimo e il 99esimo piano del grattacielo di 110 piani, a 710 chilometri l’ora.

Fu proprio il volo della AA il primo a colpire New York, schiantandosi contro la Torre Nord del World Trade Center intorno alle 8:45. Da un altro terminal dell’aeroporto di Portland, più o meno alla stessa ora, altri cinque dirottatori si erano imbarcati – invece – sul volo United Airlines 175 con 65 persone a bordo.

Pochi minuti più tardi, lo United Airlines 175, partito sempre da Boston e dirottato da altri cinque attentatori, si schiantò sulla Torre Sud, tra il 77esimo e l’85esimo piano, a 870 chilometri l’ora. Sono le 9:03 e l’impatto avvenne in diretta tv. Dopo il primo impatto, infatti, le telecamere dei media sono puntate sul World Trade Center alla ricerca di notizie per quello che – in un primissimo momento – sembrò un’incidente. Ma dopo il devastante scontro del secondo aereo con il grattacielo, nessuno credette più a una casualità.

Alle 9:37 il volo American Airlines 77, dirottato da cinque terroristi e partito dal Dulles International Airport di Washington D.C con destinazione Los Angeles, si schiantò contro il Pentagono. Nell’impatto morirono le 64 persone a bordo dell’aereo e 125 all’interno del Pentagono.

Meno di mezz’ora dopo il quarto aereo, il volo UA93, lasciò l’aeroporto di Newark, vicino a New York, per San Francisco: i terroristi volevano dirottarlo su Washington, per colpire presumibilmente la sede del Congresso, ma, dopo un’eroica rivolta dei passeggeri, il Boeing 757 si schiantò in aperta campagna, a Shanksville, in Pennsylvania, alle 10.03.

Una delle immagini simbolo degli attentati dell’11 settembre è sicuramente la reazione di George W. Bush, presidente degli Stati Uniti da otto mesi. Si trovava nella classe 301 della Emma E. Booker elementary school, a Sarasota, Florida, quando il capo dello staff presidenziale gli si avvicinò e gli sussurrò che anche un secondo aereo colpì le Torri Gemelle. Il presidente decise di rimanere nella classe a leggere con i bambini la favola della capretta. ”Il suo viso cambiò colore”, raccontò dieci anni dopo l’ex alunna Mariah Williams. “Capimmo che qualcosa di brutto stava succedendo”.

Di quella tragica giornata rimarranno indelebili anche le immagini delle persone che, ormai intrappolate nelle Torri Gemelle in fiamme, decisero di gettarsi dal grattacielo per sfuggire ad una morte peggiore.

Le televisioni di tutto il mondo ripresero in diretta prima il crollo della Torre Sud, intorno alle 10, seguito da quello della Torre Nord, mezz’ora più tardi. Restarono, poi, impresse nella memoria tutte le registrazioni delle telefonate di chi era a bordo degli aerei o all’interno delle Torri. Tutto questo materiale è stato raccolto nel 2011 dal National September 11 Memorial and Museum in una cronologia multimediale dei momenti più drammatici del giorno dell’attacco all’America.

In Redazione, dopo questo atroce atto terroristico, si decise di mettere in atto un’ora di silenzio, per rimanere vicini al popolo americano attaccato in modo barbaro da chi odia per religione l’occidente e la sua democrazia emancipata. Da quelle immagini anche noi capimmo che il Mondo non sarebbe stato più come prima e che la pace tra molti stati era stata in qualche modo colpita duramente da pazzi contaminati dal disprezzo.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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