VLADIMIR PUTIN PRESIDENTE DELLA RUSSIA, EBRAHIM RAISI PRESIDENTE DELL'IRAN RECEP TAYYIP ERDOGAN PRESIDENTE DELLA TURCHIA

Il grano fermo nelle navi sul Mar Nero potrà riprendere il suo cammino per sfamare il mondo. La svolta arriva da Istanbul, dove oggi si firma un accordo per tre corridoi di esportazione di grano ucraino, fermo nei porti da quando 149 giorni fa è cominciata la guerra. Ucraina e Russia, sotto l’egida delle Nazioni Unite, sono pronte a mettere nero su bianco lo stop alla crisi alimentare globale causata dal conflitto. Sarà la stessa Kiev a garantire la sicurezza dei corridoi da Odessa e da altri due porti sotto il suo controllo, Pivdenny (Yuzhiy) e Chornomorsk. Kiev firma per prima, Mosca arriverà nel pomeriggio.

L’accordo consentirà al paese vittima degli attacchi russi di riprendere le spedizioni di grano dal mar Nero verso i mercati mondiali di cui è tra i primi paesi esportatori al mondo e contestualmente consentire alla Russia di esportare grano e fertilizzanti. Il patto pone fine allo stallo che ha minacciato la sicurezza alimentare mondiale per mesi, e potrebbe essere visto come un primo segnale di distensione in vista di una fine del conflitto. Ma il merito della mediazione è tutto di Recep Tayyip Erdogan, che incassa così un primo successo: “Siamo pronti a dare una buona notizia a tutto il mondo”, ha detto il presidente turco. A fare da cornice alla cerimonia della firma il sontuoso palazzo Dolmabache. C’è il Segretario generale Antonio Guterres, ci sono il ministro della difesa russo Shoigu, il suo omologo turco Hulusi Akar e il ministro ucraino delle infrastrutture Alexander Kubrakov.

“Sono stati negoziati estenuanti, ma questo accordo è nell’interesse del mondo e soprattutto dei paesi in via di sviluppo messi a dura prova dal mancato arrivo di grano e cereali”, ha detto Guterres.

Il patto prevede l’istituzione di un centro di controllo proprio nella città del Bosforo, composto da funzionari delle Nazioni Unite, turchi, russi e ucraini, che gestiranno e coordineranno le esportazioni di grano. Le navi saranno ispezionate per assicurarsi che trasportino cereali e fertilizzanti e non armi. Secondo indiscrezioni l’intesa non prevede scorte militari per le navi del grano.

Turchia, il tavolo per la firma dell'accordo sul grano tra russi, ucraini e Nazioni Unite Twitter/@OlKubrakov. Turchia, il tavolo per la firma dell’accordo sul grano tra russi, ucraini e Nazioni Unite

A margine della firma dell’accordo il ministro russo ha discusso con il collega turco anche della Siria insistendo sul fatto che le truppe Usa sono presenti illegittimamente nel paese e ha affermato che è necessario mantenere il cessate il fuoco.

Stati Uniti che plaudono oggi all’intesa tra i paesi belligeranti, lo ha fatto sapere il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price e anche il Cremlino, tramite la Tass, ritiene che la firma del contratto con l’Ucraina sia “importante” per sbloccare la crisi alimentare. Almeno 25 milioni le tonnellate di grano che arriveranno sui mercati globali. “In una prima fase, si prevede che grazie all’accordo, le navi con prodotti alimentari che erano bloccate nei porti ucraini saranno sbloccate. Sono circa 80. Secondo i nostri calcoli, questo aiuterà a consegnare circa 25 milioni di tonnellate di grano ai mercati globali nelle prossime settimane”, ha detto la fonte. La fonte ha sottolineato che “tra le componenti più importanti dell’intesa ci sono le garanzie di sicurezza per le navi da carico secco, in modo che possano lasciare i porti ucraini senza ostacoli”.

Istanbul, il ministro alla difesa russo Shoigu con l'omologo turco per la firma dell'accordo sul grano ucraino bloccato sul mar NeroTwitter Istanbul, il ministro alla difesa russo Shoigu con l’omologo turco per la firma dell’accordo sul grano ucraino bloccato sul mar Nero

La soluzione tra Ucraina e Russia sul grano cambia anche sui mercati, con il prezzo del cereale subito in calo ai livelli precedenti la guerra:  il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5mila staia (-2,64%), come lo scorso 16 febbraio, una settimana prima dell’attacco di Mosca a Kiev. Analoga la dinamica del grano duro (-2,32% a 841,25 dollari per 5mila staia), poco sotto la chiusura dello scorso 18 febbario.

Il Palazzo Dolmabache a Istanbul dove è avvenuta la firmaAvalon/Universal Images Group via Getty Images Il Palazzo Dolmabache a Istanbul dove è avvenuta la firma
a cura di Televideo – Foto Getty Image / Imagoeconomica
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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