Lo spezzone degli antagonisti ha cominciato a muoversi in corteo dopo essere stato bloccato in piazza Vittorio Veneto per un paio d’ore dalla polizia in assetto antisommossa. L’obiettivo del cordone di agenti è quello di dividere collettivi, centri sociali e No Tav dalla parte principale del corteo – partito in ritardo – in cui è presente una delegazione del Partito Democratico. Il PD è stato duramente contestato recentemente dall’area antagonista in diverse città, anche per le sue posizioni a favore dell’Ucraina invasa dalla Russia.

I rider, che di sono dati appuntamento con le bici sotto la Galleria San Federico, a pochi passi da piazza San Carlo dove sono previsti i comizi conclusivi, al grido ‘dentro, dentro‘, hanno tentato di entrare nel corteo accendendo anche qualche fumogeno, ma sono stati bloccati.

“Il 1 maggio per noi non è un giorno di festa ma un giorno di lotta in cui ancora una volta vogliamo ribadire che le condizioni in cui lavoriamo sono inaccettabili e che siamo stufi di morire in strada per qualche euro”, hanno sottolineato i rider scandendo slogan contro contro Cgil, Cisl e Uil.

Poi la carica della polizia. Le forze dell’ordine hanno preso a manganellate i manifestanti per farli indietreggiare. Dal corteo antagonista si è levato a più riprese il grido “Vergogna!”

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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