La collisione tra il il gruppo dei Paesi del Nord guidati dalla Germania e il fronte mediterraneo, del quale fanno parte, tra gli altri, Italia, Spagna e anche la Francia, sta generando un eruzione vulcanica che rischia ora seriamente di spaccare l’Unione europea. Gli ultimi vertici hanno pepato le divergenze tra le parti, completamente agli antipodi per quello che riguarda l’approccio economico da utilizzare per aiutare gli Stati membri a combattere l’emergenza provocata dal nuovo coronavirus

Quella che si può chiamare ormai spaccatura tra gli stati europei, la si nota dalla cancelliera Angela Merkel innervosita dal nostro premie Giuseppe Conte. Il motivo: gli eurobond costerebbero ai contribuenti tedeschi 30 miliardi di euro.

Per questo non credo a una parola della Merkel quando fino a ieri parlava di solidarietà europea. Sono sempre più convinto che la “potenza” di questa donna unita agli ultimi falchi europei stia calpestando l’idea comunitaria e che tra poco di quell’ideale rimarrà ben poco. Dunque è in forte dubbio soprattutto l’unità monetaria visto che ad oggi non ci sono spiragli per evitare un completo collasso economico dato dal coronavirus.

Se il braccio di ferro dovesse continuare allora al nostro premier Conte, con charmant dò un consiglio da italiano, da nazionalista convinto (non perchè non credo nella libertà tra i popoli e nell’unione), se ci sarà una spaccatura dica alla cancelliera che per tornare a CAPRI dovrà pagare 750ML di LIRE per un mese di soggiorno… Così potrebbe capire che in Italia non si arriva o si soggiorna gratis, ne per i G7, ne per fare terme anticellulite…

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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