Dopo il grande dilemma del film Titanic della serie ‘su quella dannata porta ci sarebbero stati tutti e due’ passiamo ad un altro quesito che da anni turba le menti di giovani NERD ed appassionati di fisica quantistica:

 

I viaggi nel tempo: Perché la teoria di Ritorno al Futuro è sbagliata:

Siamo sinceri: Quante volte abbiamo desiderato di distaccarci dalla nostra dimensione e di viaggiare in altre parallele? Quante volte abbiamo sognato di lasciare il nostro anno corrente e di trovarci nello stesso luogo però in almeno 100 anni nel passato (o nel futuro)? La trilogia di Ritorno al Futuro ha soddisfatto ed alimentato allo stesso tempo la speranza e l’immaginario collettivo di riuscire a costruire una vera ‘Time Machine’. Mi piace associarla ad una Delorean, in grado di smolecolarsi e rimolecolarsi in un’altra dimensione spazio temporale. Tuttavia, inutile dire che ancora i progressi scientifici e fisici sono molto arretrati su questa complicata teoria. Ci sono state dall’uscita del film Ritorno al Futuro fino al suo 30esimo anniversario e la reunion nel 2015 migliaia di mail e tantissimi messaggi che ci chiedevano se appunto poteva essere possibile un viaggio in un’altra dimensione spazio temporale. Purtroppo la risposta è ‘no’. Vi spieghiamo il perché:

Partiamo dall’elemento più logico. Geografico:

Sembra ovvio che nel caso del film, il primo viaggio fatto dalla Time machine parte proprio dal parcheggio del Twin Pines Mall, parcheggio di un grande centro commerciale di periferia nella città di Hill Valley, Arizona. Tuttavia, la Delorean, viaggiando nel tempo e lasciandosi così alle spalle il presente con destinazione passato, sia incappata in un campo dove il vecchio proprietario all’epoca 30anni prima, piantava ‘Alberi di Pino’. A Marty è andata bene, con una sbandata e conseguente sfondamento della porta in legno della sua legnaia invece di centrare la casa e lasciarci la pelle. Il problema è proprio questo, il pericolo principale dei viaggi nel tempo è che si sa da dove si parte, ma non si sa dove si arriva. La comodità di raggiungere gli 88 miglia orarie in una bellissima strada asfaltata è grandissima, ma sicuramente, spostandosi indietro di molti anni, non ci sarebbe la sicurezza di trovare la stessa strada già bella e costruita, all’incontrario si incapperebbe nel paesaggio presente quando ancora non c’era civiltà (nel passato) o comunque sia, quando ancora la città non era ben sviluppata. Lasciandosi alle spalle il presente si potrebbe arrivare a destinazione nello stesso punto, solo che invece di trovare una strada, si potrebbe trovare qualsiasi cosa, prendiamo in esempio un lago. Voi capite che tornando indietro nel tempo e distruggendo la macchina che permette lo spostamento spazio-temporale, un viaggio diventerebbe una condanna visto l’impossibilità di costruirne un’altra in un altro tempo.

Impossibile dal punto di vista Strutturale:

Di cosa è fatta la parte esterna di una macchina? Plastica, acciaio e materiale composto. Se è vero che qualcosa si sposta in una dimensione spazio temporale diversa dalla sua presente, l’effetto di questo repentino cambiamento porterebbe ad un’usura di tutti i materiali sul lungo ‘tempo’. Esattamente: se una persona si spostasse nel futuro o nel passato rispetto al suo presente, le 6 miliardi di molecole che formano tale persona ne risentirebbero in maniera pesante, al tal punto che in un ipotetico futuro, esso si ritroverebbe in parte invecchiato, stessa cosa anche andando indietro nel tempo, in un momento precedente a quello attuale. Vi facciamo un esempio, prendiamo in considerazione gli astronauti: Un astronauta che soggiorna nello spazio per un tempo prolungato all’interno di una navicella, avrà seri problemi al suo rientro sulla terra a causa delle condizioni in cui ha vissuto sopra il tetto del mondo, condizioni che l’hanno portato ad avere tutti quei problemi con cui deve combattere un astronauta, quindi precoce invecchiamento della pelle, difficoltà con le articolazioni, possibili difficoltà respiratorie etc… Per chi viaggia nel tempo il problema è lo stesso, lo stress delle strutture di una macchina del tempo e quelle della persona sarebbe fortissimo, e porterebbe così ad un precoce invecchiamento dei tessuti adiposi, di quelli strutturalmente composti del veicolo e di qualsiasi parte composta da molecole (quindi tutto).

Doc: Ma questo aggeggio è nucleare?!

Moltissime teorie sono state esposte da scienziati e fisici sulla possibilità di viaggiare come su uno specchio, dove ciò che vedi è la realtà, solo dell’altra parte, l’idea principale era quella di usufruire di plutonio per permettere al flusso di canalizzatore di produrre abbastanza energia (1.21GW) da attivare i circuiti spazio temporali che avrebbero smolecolato l’autoveicolo e tutto ciò che c’era al suo interno per proiettarlo verso la destinazione predestinata. Inutile dire che un flusso canalizzatore spazio-temporale in primis non esiste e avrebbe troppi difetti in fase di collaudo, per non citare poi qual’è il pericolo del plutonio e la sua instabilità energetica, il suo prezzo e la sua difficoltà nell’essere trovato sul mercato in quanto attualmente è considerato la forma di energia più instabile e pericolosa sul nostro pianeta, illegale in moltissimi paesi del mondo e causa di guerre sull’energia. Anche questo da questo punto di vista è impossibile il viaggio nel tempo, ci potremmo aggrappare al punto precendete, impossibile dal punto di vista strutturale. La Delorean iniziale del primo capitolo di Ritorno Al futuro I viaggia grazie alla spinta del plutonio incamerato in un’asse all’interno della struttura dell’autoveicolo, esattamente alle spalle del flusso canalizzatore. L’usura e la pressione, il surriscaldamento improvviso dovuto al repentino cambiamento dello spazio-temporale, creerebbero quello che nel termine tecnico viene definito ‘Meltdown’ (fusione del nocciolo), termine che viene utilizzato informalmente per indicare un tipo di incidente grave ad un reattore nucleare che è provocato dal danneggiamento del core per surriscaldamento. È proprio questo il punto, tutto ciò porterebbe alla conseguente detonazione di tutta la struttura che trattiene a se il materiale nucleare. Penso non ci sia bisogno di dire altro su quali siano i rischi di tutto ciò.

 

Nessuno di noi dovrebbe sapere troppo sul proprio futuro:

Precisamente, la logica umana filtrata da religioni, pensieri collettivi etc ci vuole insegnare che ognuno di noi è artefice del proprio destino e si costruisce il mondo attorno a lui, verrà servito come ha servito. Le teorie sui viaggi nel tempo sono tante, più o meno attendibili, c’è chi dice che l’io’ personale è presente anche ora a distanza di anni nel futuro o nel passato, come se fosse bloccato in una dimensione antecente o precedente a quella attuale. Come noi, cosa ne sappiamo noi se la dimensione in cui ci troviamo è veramente la nostra ufficiale? Sono tantissimi gli aneddoti raccolti, bambini di 3-6 anni che vedono persone che in realtà non ci sono, qualcosa che improvvisamente scompare o che in qualche modo riesce ad interagire con la nostra ‘dimensione’. Una cosa è certa: nessuno dovrebbe sapere troppo sul proprio futuro, soprattutto dal momento che no siamo artefici del proprio destino, senza creare guai in un altra dimensione. Ricordiamo la prima regola dei viaggi nel tempo: ‘Non fare nulla che potrebbe alterare il presente’ Andare indietro nel tempo ed uccidere una farfalla, una mosca, compiere un gesto semplicissimo (come per esempio andare al bagno) potrebbe avere conseguenze disastrose sul presente originale da cui si è partiti.

Nonostante tutte le regole e tutti gli studi che fino ad oggi hanno gonfiato la mente di studiosi, fisici e matematici, l’unico elemento che ci permette di viaggiare ed andare dove si vuole, è la fantasia. L’immaginario collettivo non pone limiti, questa è l’unica cosa confermata e veritiera.

La Redazione Giornalistica.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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