E’ arrivata l’ora dei campionati, dopo lunga attesa finalmente ritorna il calcio (non solo della domenica) che conta, perché le amichevoli internazionali, la Coppa Italia nei primi turni, sono calcio, è vero, ma non quello dei tre punti, non quello che ti porta a maggio ed oltre, senza tirare il fiato, anzi, lasciandoti sempre con il fiato sospeso per un infortunio, per una sconfitta che fa male, per … la corsa che ogni formazione fa rispetto alle proprie ambizioni, ai propri traguardi, alle possibilità che può permettersi.

Serie A, B, C, iniziano il lungo viaggio che porterà gioia e gloria, Scudetto e promozioni, oppure rospi da ingoiare, retrocessioni, magari qualche fallimento in corsa o alla fin dei giochi, come ormai d’abitudine nelle ultime stagioni, perché hai un bel dire, ma ci sono già, prima ancora di partire, situazioni che meriterebbero quell’attenzione che invece dà sempre l’idea sia anche meno che superficiale e quando scoppia tutti che cascano dal pero per lo stupore.

Sarebbe giunto anche il momento di dare un po’ di voti, fare le pagelle di quanto è accaduto in estate relativamente alle novità che ciascuna Società ha portato nelle rispettive rose, ma il mercato finisce tra dieci giorni e quindi come si fa a dare dei giudizi se nel tempo ancora disponibile magari il signor Nara trova finalmente che accoglie moglie e pure lui? E gli esuberi juventini? Magari Paratici li vende tutti incassando 400 miliardi e compera Neymar, Marcelo, Modric, Pogba e poi chi la vede ancora Madama?

Meglio, a questo punto, guardare le partite della prima giornata, cercando magari di indovinare se ci saranno sorprese, chi farà bene e chi invece topperà l’esordio, iniziando da Parma-Juventus, che darà l’avvio alla stagione e dove non dovrebbe esserci partita, tanto è il divario tra le due formazioni; ma chissà, magari D’Aversa tira fuori il coniglio dal cilindro e gabba Martusciello, sostituto del Sarri con la polmonite (da sigarette o da contrappasso, visto tutto quello che ha detto su Madama quando era a Napoli?)? Difficile certamente, quasi impossibile e già un pari sarebbe oro per i ducali.

Difficile anche per il napoletano Montella che aspetta con la sua Fiorentina il Napoli di Ancelotti il “pacioso”; tanto è cambiata la viola e chissà se avrà già in campo Ribery, che ha portato entusiasmo e, chissà, quanto valore aggiunto ad una formazione che avrà bisogno di tempo (e forse anche di un altro allenatore) per essere giudicata, mentre il Napoli schiererà già Lozano o inizierà con la formazione dai volti noti ma con un assetto già di … Ancelotti?

Anche Udinese-Milan di domenica pomeriggio ha molti interrogativi cui rispondere, anche perché in Friuli si sentono da Europa, mentre del Milan si elogia già la “mano” di Giampaolo, anche se non è che i rossoneri abbiano brillato (e segnato) particolarmente in questa estate di amichevoli, ma si sa, le speranze all’inizio sono sempre tante e con i rossoneri la stampa, in generale, è sempre stata molto ma molto benevola … e adesso poi che sulla panchina è arrivato il Messia …

Cagliari-Brescia è invece il derby di Cellino e vedremo quanto renderà già la bella campagna acquisti dei rossoblù, mentre per le Rondinelle bisognerà attendere la quinta giornata per vedere all’opera Balotelli, ammesso e non concesso che non si stanchi prima di allenarsi e non ne combini una delle sue, con tanti auguri a mister Corini.

Verona-Bologna, segnerà il ritorno in A dei gialloblu dopo un po’ di saliscendi che sotto il balcone di Giulietta vorrebbero interrompere, mentre i rossoblù vogliono dare a Mihajlovic, sempre in ospedale, la prima gioia e tanta voglia di tornare il prima possibile in panchina, in un incontro difficile da pronosticare.

Roma-Genoa sarà invece il derby di Andreazzoli, cuore giallorosso che però potrebbe avere l’ambizione di un colpaccio proprio contro quella che non solo è la sua squadra del cuore; sarà la prima di Fonseca con il calcio italiano e la prima di una Roma profondamente rinnovata ma che, a differenza delle previsioni, avrà ancora Dzeko a guidarne gli assalti; basterà per proiettarla verso il traguardo Champions?

Anche Sampdoria-Lazio è gara di notevole interesse; i ciclisti, che non sai se in vendita o meno, hanno cambiato parecchio, allenatore compreso, mentre la Lazio riparte dai suoi perni e vuole tornare anche lei a giocarsi la Champions ed un passo falso, specie alla prima, potrebbe essere per entrambe deleterio, specie se poi il mercato non dovesse portare novità importanti ed anzi, ci fossero partenze difficilmente colmabili.

Spal-Atalanta metterà di fronte la bella formazione di casa contro quella che, unanimemente, è la stata la grade protagonista della stagione scorsa; i ferraresi hanno ceduto Lazzari ed hanno Fares in infermeria, ma restano gagliardi e sempre pronti a giocarsela con tutti, specie in casa, mentre la Dea ha mantenuto la filosofia che l’ha fatta crescere nelle ultime stagioni in maniera esponenziale; che poi questa filosofia abbia il suo migliore interprete in mister Gasperini non è una novità, ma anche in questo i Dirigenti sono stati bravissimi, perché il tecnico di Grugliasco aveva moltissime “sirene” a tentarlo ed invece è ancora a Bergamo (dove diciamolo, sta da Padreterno) pronto per una nuova “miracolosa” stagione, al di là di cessioni che portano tanti soldi, da spendere in maniera mirata e non tanto per portare in nerazzurro “nomi” per la piazza.

Torino-Sassuolo chiude l’elenco degli incontri della domenica sera, con i granata reduci dal confronto (durissimo) di Coppa ed i neroverdi a misurare quali sono le proprie forze e capire se la stagione può riportarli in alto o verso la solita salvezza senza patemi, ma anche pochi squilli; proprio il giovedì di Coppa potrà determinare l’andamento della partita, perché un Toro vincente giovedì potrebbe avere lo slancio per centrare la prima importante vittoria di campionato.

A chiudere, nel posticipo del lunedì sera, l’esordio di Antonio Conte sulla panchina interista, contro la matricola Lecce; un incontro facile, sulla carta, ma la carta diventa anche straccia e certamente il neo mister interista non vorrà scivolare sulla buccia di banana della formazione della sua città, per bene che le voglia. L’Inter è ancora un cantiere in costruzione, ma Conte è uno che se ne frega dei ghirigori e vorrà subito iniziare dando la dimostrazione che l’Inter c’è, alla faccia di tutti, avversarie comprese.

Il Direttore responsabile maurizio Vigliani – Foto Iorio

  

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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