Caracas, 30 aprile 2019 – Venezuela ancora nel caos. Il leader dell’opposizione Juan Guaidò ha lanciato un appello alla rivolta militare contro il presidente Nicolas Maduro. Parole che hanno scatenato nuovi scontri nella capitale Caracas con i blindati dell’esercito che hanno investito i manifestanti. Pur definendo quello in atto come un “tentativo di golpe”, il governo ha minimizzato la situazione. “Il colpo di Stato è fallito, l’esercito è fedele a Maduro”, ha infatti dichiarato il ministro della Difesa, Vladimir Padrino Lopez, sulle emittenti nazionali. Per il ministro la Forza armata nazionale bolivariana (Fanb) si mantiene ferma a difesa della Costituzione e delle sue autorità legittime.

L’APPELLO DI GUAIDO’ – “E’ iniziata la fine dell’usurpazione. Mi trovo con le principali unità militari delle nostre forze armate per dare inizio alla fase finale dell’Operazione Libertà”, ha annunciato oggi Guaidò in una serie di tweet invitando il popolo a una grande manifestazione di protesta per il 1° maggio.

“In questo momento chiediamo ai dipendenti pubblici di ricostruire la sovranità. Oggi coraggiosi soldati patriottici, valenti uomini attaccati alla Costituzione hanno risposto alla nostra convocazione. Ci siamo definitivamente ritrovati per le strade. Li invito ad attivarsi immediatamente. Oggi le Forze Armate sono dalla parte del popolo, dalla parte della Costituzione”, ha detto il presidente dell’Assemblea nazionale e autoproclamato presidente ad interim in un videomessaggio in cui appare circondato da uomini armati in uniforme.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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