Con il record quasi in pugno, il tentativo si è trasformato in tragedia alla bocca di porto di Venezia. L’offshore, impegnato nella Montecarlo-Venezia, ha colpito la diga a una velocità di quasi 80 nodi: l’impatto l’ha fatto impennare e precipitare dall’altra parte della barriera. Il pluricampione di motonautica Fabio Buzzi e due piloti inglesi sono morti nello schianto, mentre il quarto componente dell’equipaggio, Mario Invernizzi, è rimasto gravemente ferito e sembrerebbe fuori pericolo. Sul posto sono intervenuti i mezzi dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di Porto di Venezia.

I corpi di due vittime sono stati recuperati subito, mentre un terzo componente dell’equipaggio è stato individuato poco dopo, anch’egli deceduto. La conferma della scomparsa di Buzzi, oltre che degli altri due piloti inglesi, è arrivata da Giampaolo Montavoci, campione del mondo di motonautica e presidente nazionale della Commissione offshore ed endurance della Federazione Italiana Motonautica, oltre che della federazione motonautica di Venezia: “La barca di Fabio Buzzi, all’arrivo del tentativo di record Montecarlo Venezia, si è schiantata contro la diga al Lido di Venezia.

Buzzi è morto, insieme a due piloti inglesi. Ferito Mario Invernizzi. R.I.P.”, si legge sulla pagina Facebook di Montavoci. La potente imbarcazione, lunga una ventina di metri e con motori che consentono di raggiungere velocità massime di 70 nodi (circa 130 km/h), era partita da Montecarlo in mattinata, verso le 11, e stava tentando di battere il record della traversata. Quando si è schiantata era ormai nei pressi del traguardo, al Lido di Venezia. Probabilmente Buzzi avrebbe potuto battere il suo stesso record sul percorso. Il campione aveva stabilito nel marzo 2018 il record assoluto di velocità nella motonautica, raggiungendo in tre punti della prova i 277,5 Km/h, pari a quasi 150 nodi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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