Cresce il bilancio delle vittime della slavina in Valle Aurina, in Alto Adige: sono al momento sei i corpi recuperati. In tutto sarebbero dieci gli scialpinisti travolti. I soccorritori hanno riferito che alcune persone sono riuscite a riemergere con i propri mezzi dalla neve. Sul posto della disgrazia c’è un grande dispiegamento di mezzi di soccorso. Sono stati utilizzati tre elicotteri per portare in alto non soltanto gli uomini del soccorso alpino e gli specialisti dei vigili del fuoco, ma anche numerosi cani da valanga. Tra le persone soccorse c’è anche una turista austriaca, appena sbarcata da uno degli elicotteri che fanno la spola tra il campo sportivo di Riva di Tures e il luogo della disgrazia. La donna è sotto choc e viene accompagnata verso un albergo poco distante, per ricevere assistenza psicologica dagli operatori della protezione civile altoatesina.

I soccorsi sono difficili. Per poter raggiungere il luogo ad oltre 3.000 metri di quota gli elicotteri devono essere leggerissimi e perciò volano con poco carburante. L’enorme valanga si è staccata alle ore 11.15 a oltre 3.000 metri.

Il Monte Nevoso (3.358 metri), per altezza, è la seconda cima nel gruppo delle Vedrette di Ries, lungo la linea di confine tra l’Italia e l’Austria. “Ho sentito adesso le unità cinofile, sono impegnati 50-60 operatori tra soccorso alpino e militari della guardia di finanza.

Finché non avremo la certezza che non ci sia più nessuno sotto la neve, proseguiranno le attività. Al momento possiamo confermare 6 vittime. Gli altri sono stati tirati fuori abbastanza velocemente. In tutto erano una decina di persone”, ha detto il capitano Alessandra Faletti, della guardia di finanza al telefono con Rai News 24.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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