La questione vaccini non è risolta, anzi. Sta diventando uno dei punti più dibattuti degli ultimi anni.

Da oggi poi dovrebbe entrare in vigore la legge che introduce l’obbligatorietà di ben 12 vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. Dal canto suo, il Movimento Cinque Stelle ha commentato su Facebook la nuova legge con queste parole: “Il vaccino obbligatorio e immediato deve essere quello contro la follia del ministro della Salute Lorenzin – ha scritto il deputato Carlo Sibilia -. La politica dell’incompetenza ha preso il posto della scienza. Chissà se un giorno verremo a sapere quanti Rolex ha ricevuto il ministro per scrivere questo decreto irricevibile? La coercizione su 12 vaccini (numero senza precedenti in Europa) è senza senso, in Italia non c’è nessuna emergenza epidemiologica in corso per giustificare tutti questi vaccinati obbligati. Ci trattano come incoscienti. Impongono il Tso ai nostri bambini”.

“Questo decreto sarà una delle tante fesserie fatte dal governo Renzi che cancelleremo appena al governo”, ha concluso Sibilia.

Ma cosa è previsto in questo decreto? Ebbene, dopo i 12 vaccini obbligatori, verrà fornita un’autocertificazione dell’avvenuta immunizzazione necessaria per poter far frequentare la scuola ai propri bambini. Riguardo alle tempistiche, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha assicurato che è prevista una fase transitoria per consentire a tutti di ottemperare al nuovo obbligo.

Il capo dello Stato ha firmato ieri il nuovo decreto che , ripetiamo, obbliga tutti i bimbi di età compresa fra gli 0 ed i 6 anni a sottoporsi a ben 12 vaccinazioni per essere ammessi all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia. Ergo, i vaccini si sono triplicati. Da 4 a 12.

Inoltre, la violazione dell’obbligo vaccinale comporta sanzioni pecuniarie da 500 a 7.500 euro.

“Le vaccinazioni – ha dichiarato Lorenzin – riguardano la messa in sicurezza di uno Stato e della popolazione: la rigidità non piace, ma serve a garantire in questo caso la sicurezza di tutti. La soglia minima secondo l’Oms per garantire l’immunità di gregge è del 95%, sotto di questa ci sono pericoli. Purtroppo le nostre coperture sono oggi sotto le soglie raccomandate dall’Oms”. Ma non viene detto di quanto.

Ora, tralasciando il fatto che la corrente “anti” vaccini viene spesso definita No-Vax, mentre quello che molti di questi genitori sostengono è piuttosto il diritto alla scelta, qui si stanno dimenticando dei diritti presenti nella Costituzione, nella carta Fondamentale dei Diritti dell’Unione Europea e dalla Convenzione di Oviedo, recepita in Italia con la legge 145 del 2001: autodeterminazione terapeutica e diritto all’istruzione.

I vaccini sono uno strumento potente, ma come ogni farmaco possono avere effetti collaterali e questo è assodato. Molti genitori vorrebbero poter scegliere.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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