Ancora attentati in nome di Allah, ancora l’ Isis. Questa scia di sangue, iniziata lo scorso anno a Parigi, sembra non avere fine. Un nuovo attacco al cuore dell’ Europa, questa volta è proprio il caso di dirlo; quello che è stato fatto saltare in aria dai jihadisti è proprio il cuore pulsante dell’ Occidente: Bruxelles, e tutto il Belgio.

Trenta o forse più i morti e moltissimi feriti, dopo l’ attacco all’aereoporto e alla metro della capitale belga. Ancora una volta la vita di centinaia, per non dire migliaia, di persone è stata messa in pericolo da pochi uomini. E davvero strano, però, che subito dopo l’ arresto, a Bruxelles, di Salah Abdeslam, l’ autore della strage al Bataclan, sia accaduto tutto questo.

Questi terroristi ci hanno voluto far capire, una volta in più, che per ogni combattente che cadrà sul campo o verrà arrestato, verranno giustiziati altrettanti occidentali, nella maniera più cruenta possibile e così sta avvenendo. Dov’è l’ Intelligence, dove sono i servizi segreti, dov’è la sicurezza?

Avete presente la guerra in Vietnam? I vietnamiti utilizzavano una tecnica di combattimento che prediligeva le imboscate e così i soldati americani si trovavano sempre nelle condizioni di cadere in questi tranelli. Il numero delle truppe in campo, conta fino a un certo punto, se non sai come muoverti resti sempre in minoranza. Così sta accadendo con questi attentati da parte dell’ Isis che, oltre a distruggere fisicamente le persone, le destabilizzano dal punta di vista psicologico. Tv, giornali, media italiani e stranieri possono dire quello che vogliono su questo tema, enfatizzare o minimizzare la cosa, ma qui esiste un cancro grave che sta mietendo migliaia di vittime e presto arriverà anche a milioni.

Sono veramente stanco di sentire capi di stato, politici e affini che si mettono a piangere, parlano con la voce rotta, arringando la folla come a un comizio o addirittura si fanno fotografare nei luoghi del disastro, non si sa per quale arcano motivo. Comunque, questo non serve a nulla, cosa si può fare di concreto per arginare o abbattere questo male?

Questi terroristi non sono veri mussulmani, non vengono tutti dal medio oriente, per lo più sono nati e cresciuti in Europa. Ad ogni modo resta il fatto che ci stanno facendo del male, o in nome di Allah o di un altro “Dio”. Questo tipo di conflitto assomiglia come una goccia d’acqua a quello che vede opposta la Palestina a Israele. Una guerra che non avrà mai fine, perché entrambe le parti in causa credono di essere nel giusto e di meritare qualcosa in più. Tutto questo non si fermerà mai, perché sia noi occidentali che certi medio orientali credono di essere nel giusto e di arretrare, anche di un solo passo, non ne vogliono proprio sapere. I punti di vista rimangono tanti, ma la morte delle persone deve far riflettere sia i padroni d’ occidente che quelli del medio oriente.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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