Agnes Gonxhe Bojaxhiu, nata nell’attuale Macedonia, da una famiglia albanese, a 18 anni divento’ suora missionaria, il 10 settembre 1946, in India, avverti’ la “seconda chiamata”: Dio voleva che fondasse una nuova congregazione per servire i piu’ poveri tra i poveri.

Dal primo gruppo di giovani che la seguirono, nacquero le Missionarie della Carita’, Premio Nobel per la Pace, Madre Teresa di Calcutta e’ stata canonizzata il 04 settembre 2016.

Usava definirsi la “piccola matita di Dio”, lei che nei sui discorsi usò sempre parole toccanti e forti in riferimento al valore della famiglia, primo ambiente, nell’eta’ contemporanea, di povertà:…” qualche volta dovremmo farci alcune domande per saper orientare meglio le nostre azioni.

Conosco per prima cosa i poveri nella mia famiglia, della mia casa, quelli che vivono vicino a me: persone che sono povere, pero’ non per mancanza di pane?”
Madre Teresa ha “fatto sentire la sua voce ai potenti della terra”, questo ha detto Papa Francesco nell’omelia della canonizzazione avvenuta il 04 settembre 2016.
Nella cerimonia dei premi Nobel, alla domanda che le venne posta ” che cosa possiamo fare per promuovere la pace mondiale?” rispose senza esitare “Andate a casa e amate le vostre famiglie”.

Mori’ il 5 settembre del 1977, con un rosario fra le mani.
Questa “goccia d’acqua pulita” ha lasciato in eredita’ un paio di sandali, due sari, una borsa di tela, due o tre quaderni di appunti, un libro di preghiere, un rosario, un golf di lana.

Se entrate in una chiesa o in una cappella delle Missionarie della Carita’, campeggia il crocefisso che sovrasta l’altare, a fianco del quale si trova la scritta “ I thirst” (ho sete), e qui sta tutta la sintesi della vita e delle opere di Santa Teresa di Calcutta.
La sua scomparsa suscito’ grande commozione nel mondo intero: l’India le riservo’ solenni funerali di stato, che videro un enorme partecipazione popolare, e la presenza di importanti autorita’del mondo intero.
Lady Diana e Madre Teresa furono due donne attente agli ultimi, ebbero in comune l’impegno nelle cause umanitarie.
Madre Teresa mori’ soltanto cinque giorni dopo la sua amica principessa, alla quale era molto legata.

Una vicinanza di date che, proprio Papa Giovanni Paolo II defini’ provvidenziale, per sottolineare quanta carica di amore queste due personalita’ abbiano portato nel mondo.
Teresa amava ripetere, che Dio, agisce sempre attraverso le vie piu’ semplici.
E proprio per questo, mi verrebbe da dire, che Lei era piu’ luminosamente eloquente di un libro di teologia, perche’ riconduceva l’astrazione dei dogmi alla materialita’ dei gesti, attraverso l’esempio!
Mostrando al “mondo” che, in fondo, come dice bene la scrittrice Cristina Campo “ la grazia con la minuscola e’ la materia prima per la GRAZIA con la maiuscola”
Che e’ un po’ come dire, che si diventa grandi persone, coltivando l’umilta’ e l’amore verso gli altri.
Gia, la grazia di Dio!

In fondo la vita di Teresa si riassume tutta in questa piccola parola, che ha un valore infinito, piu’ di infiniti milioni di dollari.
E concludo, con questa riflessione, che mi viene in figura: e’ una materialita’ si puo’ dire, che, in un mondo in cui domina la ricchezza virtuale, e’ tutta da RI-SCOPRIRE!

A cura di Sandra Vezzani editorialista

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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