SUSHI
Un nuovo alleato nella lotta al cancro. Si chiama Caenorhabditis elegans, ed è uno dei parassiti presenti nel pesce crudo e quindi nel sushi. Secondo i ricercatori della Kyushu University di Fukuoka, questo verme nematode sarebbe in grado di rilevare la presenza di tumori maligni nelle urine dei pazienti.

E dire che il Caenorhabditis elegans per l’uomo non è così un toccasana, dal momento che, annidato nel pesce crudo, una volta giunto nell’intestino è in grado di aggredirlo. I ricercatori giapponesi stano collaborando con alcune aziende, Hitachi e Johnan, per portare entro il 2019 questo risultato da laboratorio dentro un test diagnostico in grado di scovare la malattia al suo stadio iniziale.

L’idea di indagare su questi vermi nasce quasi per caso: i ricercatori stavano studiando un uomo di 63 anni con l’Anisakis, uno dei parassiti più diffusi del pesce, presente nell’intestino. Proprio uno di quelli che vengono trasmessi all’uomo quando mangia pesce crudo. Ebbene, il verme si era focalizzato su una particolare zona dell’intestino poi rivelatasi essere stata coperta a un tumore. E attenzione: ci sono altri 28 casi dal 1970 in cui il nematode è stato rilevato attaccato a un tumore dell’uomo.

Un cancro in fase iniziale nel 62% dei casi. Ma cos’era, allora, ad attirare i vermi verso la neoplasia? L’odore forse? Gli scienziati, per verificarlo, hanno preso campioni di urina di 242 soggetti i cui 24 con diagnosi di tumore maligno (al colon-retto, all’esofago, al pancreas, alla prostata e al polmone). Il risultato è stato sorprendente: nel 96% dei casi i parassiti hanno intercettato la presenza del cancro.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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