Nel paese asiatico il ricercator Yuan Longping (in collaborazione con Saline-Alkali Tolerant Rice Research and Development Centre) ha messo a punto una nuova tipologia di riso in grado di cresce anche nell’acqua salata. Una soluzione che potrebbe sfamare fino a 200 milioni di persone nel mondo.
A Qingdao si sono svolti gli esperimenti nelle acque salmastre del vicino Mar Giallo (come riporta il South China Morning Post).
L’acqua salata, prima di essere utilizzata nella risaia maggiore, è stata diluita e immessa in una risaia improvvisata su una spiaggia.
Secondo le attese si aspettava di raccogliere 4,5 tonnellate di riso per ettaro, ma i risultati sono andati contro le aspettative e sono stati raccolti 9,3 tonnellate di riso per ettaro.

Lo “Yuan Mi” – Questo nuovo riso ha già un nome, “Yuan Mi”, e secondo i suoi creatori potrà essere coltivato sulle vastissime terre desolate della Cina, tutte con un alto grado di salinità e alcalinità. Yuan Longping afferma inoltre che se si sfruttasse anche solo un decimo del totale delle aree coltivabili con queste caratteristiche, si riuscirebbe a incrementare la produzione di riso in Cina del 20%.

La nuova tipologia di riso risulta essere ricco di calcio e altri micronutrienti, inoltre l’elevata salinità è ottimo metodo naturale per sconfiggere i batteri patogeni, rendendo non necessario l’utilizzo di pesticidi per la coltivazione.

Sul mercato lo “Yuan Mi” ha un costo di 6,40 euro al chilo, un prezzo molto più elevato di quello del riso comune. Eppure numerosi sono stati gli ordini dei clienti, un risultato niente male di quello che era partito solo come un esperimento.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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