Se a qualcuno la notizia non fosse ancora arrivata, basterà dare uno sguardo al doodle di Google di questa mattina per sapere che cosa ha annunciato ieri la Nasa: a 39 anni luce dalla Terra, ci sono dei pianeti probabilmente abitabili.

Le nuove scoperte fanno riferimento alla stella Trappist-1 – che si trova nella costellazione dell’Acquario – a cui si era già fatto riferimento lo scorso anno, quando si scoprì l’esistenza di tre pianeti che le ruotavano intorno.

Ieri, l’incredibile notizia che ha rivelato la presenza di una copia del nostro sistema solare, con sette pianeti che ruotano attorno ad una stella. Il merito di questa scoperta è tutto del team di astronomi ospitato dalla Nasa e guidato da Michaell Gillon dell’Institut d’Astrophysique et Géophysique dell’Università di Liegi in Belgio, che si è servito del telescopio Transiting Planets and PlanetesImals Small Telescope south, che si trova in Cile, nel deserto dell’Atacama, dove ha sede l’osservatorio dell’Eso.

Le osservazioni duravano già da diverso tempo ed erano numerosi i telescopi sparsi in tutto il mondo puntati verso il nuovo sistema solare, il cui studio potrebbe ora rivelare notizie importanti anche su come si sia creato il nostro. Dopo tante informazioni raccolte, finalmente sono giunti anche i nuovi dettagli. I pianeti che ruotano intorno a Trappist-1 sono sette, tutti di tipo terrestre e tre situati nella fascia di abitabilità.

Ora, si dovranno indagare altri parametri: la presenza di acqua allo stato liquido e l’atmosfera dei vari pianeti. Infatti, se troppo forte, il pianeta avrebbe le condizioni inospitali di Venere, se troppo debole sarebbe soggetto a radiazioni che renderebbero impossibile lo sviluppo della vita. Ci vorranno ancora diversi anni per ottenere queste risposte.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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