Non sono bastati voglia ed impegno al Torino per ribaltare la situazione contro il Wolverhampton, che dopo la vittoria in casa granata si è imposto, ma con molta più difficoltà, anche tra le mura amiche.
Escono comunque a testa alta Mazzarri ed i suoi ragazzi, superati da una formazione più avanti nella condizione e rappresentante di un calcio oggi di ben altro “spessore” sotto l’aspetto finanziario, il che permette di spendere, a tutte le formazioni di Premier, cifre che da noi possiamo solo dogmatici.
Andare in Inghilterra per vincere era un sogno quasi impossibile, ma il Torino (ieri “quasi” tornato Toro) ci ha comunque provato, al di là delle assenze, per infortunio o da “mal di pancia” che siano, ritrovando quello spirito mancato all’andata e, alla fine, determinante per il passaggio ai gironi.
Certo sono stati commessi degli errori, ma davvero comperare tanto per farlo, sarebbe davvero servito (come sostiene imperiosamente qualcuno) per andare avanti? Davvero bisognava buttare al vento più di 25 milioni per prendere un calciatore appena discreto come Verdi?
Certo, con i soldi degli altri, ed a parole (specie dopo) sono tutti bravi a fare le cose e sputare sentenze, e se invece fosse bastato uno Nkoulou presente con la testa o assente, per il motivo contrario e gli svarioni difensivi commessi, a cambiare le cose? O magari, perché no, che per il sorteggio si fosse atteso la fine del turno precedente, con il Torino testa di serie ed un avversario decisamente più malleabile ed alla portata?
Come sempre ognuno può pensare ciò che vuole, ma le ricette del “dopo” sono uguali agli strepiti di certi politici che prima “invochiamo” e poi accusano gli altri di essere inciucisti!
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse
