Teatro Bonci piazza Guidazzi – Cesena
da giovedì 28 a domenica 31 marzo da giovedì a sabato ore 21 | domenica ore 15.30

Lettere a Nour di Rachid Benzine

traduzione italiana a cura di Anna Bonalume
regia GIORGIO SANGATI
con Franco Branciaroli
e Marina Occhionero
musiche originali trio Mothra

Fabio Mina (flauto, flauto contralto, duduk, elettronica)
Marco Zanotti (batteria preparata, percussioni, elettronica)
Peppe Frana (oud elettrico, godin multioud, elettronica)

assistente alla regia Virginia Landi
scene Alberto Nonnato
luci Vincenzo Bonaffini
musiche originali trio Mothra
costumi Gianluca Sbicca

produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Centro Teatrale Bresciano,

Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con Ravenna Festival
durata 1 ora e 25 minuti

Da giovedì 28 a domenica 31 marzo sul palcoscenico del Teatro Bonci torna un maestro del teatro italiano, Franco Branciaroli, che, diretto da Giorgio Sangati, si confronta con il testo di
urgente attualità di Rachid Benzine, islamologo e filosofo francese di origine marocchina. Lettere a Nour è una produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Centro Teatrale Bresciano e
Teatro de Gli Incamminati.
Franco Branciaroli e Marina Occhionero sono rispettivamente in scena padre e figlia: due sguardi sul presente antitetici, due punti di vista sull'islam indagati senza pregiudizi.
Lo spettacolo, con le musiche originali del trio Mothra, ha debuttato il 14 giugno al Ravenna Festival.
Rachid Benzine è uno degli esponenti di spicco di quella nuova generazione di intellettuali dediti allo studio del Corano in un'ottica di dialogo con le altre culture e religioni occidentali. Sociologo di formazione, sul finire degli anni Novanta, poco più che ventenne, avvia una profonda conversazione su islam e cristianesimo con il prete Christian Delorme, da cui nasce il fortunato libro Abbiamo tante cose da dirci (1998, trad. it. 2000). Negli anni successivi approfondisce i suoi interessi filosofici, studiando l'opera di Paul Ricoer, Michel Foucault e Jacques Derrida e traendone spunto per tornare alla lettura del Corano. È sull'onda di questi studi che predono forma alcuni dei lavori più incisivi di Benzine, come Il Corano spiegato ai giovani (2013, trad. it. 2016)

Lettere a Nour, già rappresentato in Belgio con notevole successo e dato in lettura all'ultimo Festival di Avignone, è un dramma epistolare fra un padre – intellettuale musulmano praticante che guarda all’Occidente e osserva la sua religione come messaggio di pace e amore – e una figlia, Nour, partita in Iraq per ricongiungersi a un musulmano integralista di cui si è innamorata. ‘Paradossalmente’ mossa dagli stessi principi di amore e tolleranza ereditati dal padre, e quindi non per fanatismo, la figlia finisce per unirsi alla causa jihadista e a pagarne il duro prezzo. «Sto lavorando da mesi su una domanda fastidiosa – afferma Rachid Benzine a proposito di Lettere a Nour – una domanda che rimbalza sempre indietro come un’emicrania, ricorrente e familiare. Perché giovani uomini e giovani donne, nati nel mio stesso paese, dalla mia stessa cultura, decidono di partire per un paese in guerra e di uccidere in nome di un Dio che è anche il mio? Questa domanda violenta ha assunto una nuova dimensione la sera del 13 novembre 2015: una parte di me aveva appena attaccato un'altra parte di me, seminando morte e dolore. Come
vivere con questo tormento? In risposta, a poco a poco, è nato un dialogo epistolare tra un padre- filosofo e sua figlia, partita per la jihad… Questo dialogo è impossibile, difficile, immaginavo». Un testo che, nella sua essenzialità drammatica di puro dialogo, si muove con straordinaria efficacia fra cronaca ed ideologia: guardando all’attualità, tocca nel vivo ferite profonde della nostra società contemporanea, a partire dalla potenza di una vicenda privata, di affetti familiari stravolti dalla storia.
Mantenendo un respiro universale, Lettere a Nour offre un ritratto per noi inedito della cultura islamica, nel suo complesso confrontarsi con la cultura occidentale.
Interpretato da un attore di eccezione come Franco Branciaroli, il cui lungo percorso spesso ha incrociato i complessi orizzonti della riflessione religiosa, Lettere a Nour è diretto dal giovane Giorgio Sangati, regista proveniente dalla scuola di Luca Ronconi e che si sta velocemente imponendo all’attenzione di pubblico e critica. Accanto a Branciaroli in scena Marina Occhionero, giovane e promettente attrice, da poco diplomatasi presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico.

Sabato 30 marzo alle ore 18 è in programma il Conversando di teatro: la compagnia incontra il
pubblico nel foyer. L’ingresso è libero.

Informazioni:
TEATRO BONCI, piazza Guidazzi – Cesena
biglietteria 0547 355959 – [email protected] – cesena.emiliaromagnateatro.com
orari di apertura martedì-sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle ore 19 esclusi festivi: sabato
8 dicembre apertura pomeridiana ore 16.30-19
prezzi: intero € 25, ridotto € 18, speciale Giovani e loggione € 15
speciale Scuola € 10
prevendita €1

Debora Pietrobono
Responsabile Ufficio Stampa Emilia Romagna Teatro Fondazione
c/o Teatro Arena del Sole
Via San Giuseppe, 8 – 40121 Bologna
tel. 051 2910954 – cell. 347 8798621
[email protected]
[email protected]

Emanuela Dallagiovanna
Ufficio Stampa Teatro Bonci
Via Aldini, 22 – 47521 Cesena
tel. 0547 355714
[email protected]

www.emiliaromagnateatro.com

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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