Si sblocca la situazione di stallo della nave dell’Ong spagnola Proactiva Open Arms, al largo di Lampedusa con 147 migranti a bordo, dopo l’annuncio che il Tar del Lazio ha sospeso il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. L’imbarcazione dei catalani ha preso la palla al balzo, entra nelle acque territoriali italiane scortata dalla Marina militare e punta direttamente al porto dell’isola. La questione diventa nuovo terreno di scontro tra gli ex alleati in vista del voto di sfiducia a Conte. Dal Viminale arriva una risposta di segno opposto: “Continuo e continuerò a negare lo sbarco a chi pretende di portare dei clandestini sempre e solo in Italia”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini sottolineando che “se qualcuno la pensa diversamente se ne assuma la responsabilità”. La Open Arms, “nave spagnola di ong spagnola – aggiunge – era in acque maltesi e non si capisce perché un giudice italiano possa consentire l’ingresso nelle nostre acque”.

I giudici amministrativi hanno stabilito di consentire l’ingresso in acque territoriali italiane “al fine quindi di prestare immediata assistenza alle persone soccorse maggiormente bisognevoli, come del resto sembra sia già avvenuto per i casi più critici”. La motivazione è legata “al periculum in mora, che sicuramente sussiste, alla luce della documentazione prodotta (medical report, relazione psicologica, dichiarazione capo missione), che prospetta una situazione di eccezionale gravità e urgenza, tale da giustificare la concezione della richiesta di tutela cautelare monocratica”. Si legge questo nel decreto cautelare del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, provvedimento a firma del presidente Leonardo Pasanisi.

Subito il Viminale ha contestato la decisione del Tar e proporrà ricorso urgente al Consiglio di Stato. In aggiunta a questo il ministro dell’Interno è pronto a firmare un nuovo provvedimento di divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane: la motivazione è che ai fatti citati nel provvedimento sub judice se ne sono aggiunti altri. Per giorni, Open Arms si è infatti trattenuta in acque sar libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e ha fatto sistematica raccolta di persone con l’obiettivo politico di portarle in Italia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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