La musica è genio e sregolatezza. E’ semplicemente arte e come tale non è mai uguale a se stessa, ma cambia. Si trasforma sempre e, soprattutto, non si esaurisce mai! La musica ci ha fatto innamorare, ci ha fatto riflettere e ha stimolato la nostra creatività. La musica ci fa compagnia, è la nostra migliore amica. La musica ha spinto i musicisti a formare dei gruppi, a condividere una passione in comune. Gruppi come gli Sugarpie and the Candymen. Un nome inglese, di effetto, ma, in realtà, loro sono italianissimi, e vengono un po’ da Piacenza e un po’ da Cremona. Ma come nasce un gruppo musicale? Come si fa a far convivere più anime nella stessa band? Proviamo a farcelo dire proprio da loro.

Quando sono nati gli Sugarpie and the Candymen?

‘Gli Sugarpie and the Candymen nascono nel 2008, l’anno prossimo festeggeremo il decennale della nostra attività! Dopo alcune modifiche nell’organico della band, oggi la formazione è composta da miss Sugarpie Lara Ferrari, la nostra frontgirl, Jacopo Delfini – chitarra gipsy e cori, Renato Podestà – chitarra elettrica e cori, Roberto Lupo – batteria e Claudio Ottaviano – contrabbasso.’

Come mai avete scelto un nome così particolare? Chi è la torta di zucchero e chi i venditori di caramelle?

‘Il nome si rifà ai lunghi nomi delle formazioni swing tipiche degli anni trenta e quaranta. La nostra torta di zucchero è naturalmente la nostra Lara! Ci piacciono i dolci e la dolcezza, la nostra musica rispecchia questa idea. Anche nei tratti più aggressivi conserva sempre una patina di ironia che addolcisce il messaggio. A volte, si sa, basta un poco di zucchero.’

Qual è il vostro genere musicale?

‘Noi definiamo il nostro genere ‘progressive swing’, tradotto in altre parole significa che ci piace contaminare lo swing con un caleidoscopio di altri generi musicali, per esempio il blues, il pop, il funk, il rock, e molti altri. Questo rispecchia anche il background culturale e musicale dei componenti del gruppo, che è veramente molto vario e a 360′. La sfida è stata quella di mettere insieme tutti questi ingredienti, ritorniamo alla metafora della torta, e farne uscire un piatto da chef.’

Mi dite qualcosa del vostro nuovo album Cotton Candy Club?

‘CCC è un lavoro che si discosta in parte dagli album precedenti. Innanzitutto contiene più della metà di brani originali, il resto, come nostro solito, sono cover riarrangiate. Inoltre, molti brani sono in italiano, come il nostro singolo ‘così splendida.’ E poi c’è una grande varietà di influenze e di stili: ci sono tracce più rock-pop, come ‘Baby no more’, altre che ammiccano all’elettro-swing, ‘Navigalonda’, altre più tradizionali e soft, vedi di ‘saper cantar’. Un album rispecchia un gruppo in un dato momento della sua storia. Oggi gli Sugarpie and the Candymen hanno il suono che sentirete in CCC.’

Avete finito il tour estivo, vero? Ne inizierete un altro?

‘Siamo appena stati reduci da un lungo tour estivo che ci ha visto, fra l’altro, sul palco di Umbria jazz, e di molti altri festival in giro per l’Italia e l’Europa. Ora ci stiamo preparando per il tour invernale, con nuove destinazioni, fra cui la Grecia, Austria e Israele, e qualche sorpresa televisiva per ora top secret!’

Questa è una domanda che mi piace fare sempre ai musicisti che intervisto e quindi ve la farò anche a voi: Dove vorreste arrivare con la vostra musica?

‘Più in alto della cima più alta che c’è!’

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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