Sono “dolcemente complicate”, ma sono anche forti e fragili al tempo stesso: le donne sono uno dei “misteri” del genere umano – almeno per gli uomini – e sono uno di quei misteri da custodire e proteggere. Sempre.

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, partirĂ , sabato 26 novembre, un corteo per le vie di Roma che dirĂ  “Basta violenza maschile sulle donne”.

“Tantissime” le adesioni raccolte finora alla manifestazione nazionale “Non una di meno”, che partirĂ  da Piazza della Repubblica e raggiungerĂ  in corteo Piazza San Giovanni. “Non siamo disposte a perdere nessun’altra donna per la violenza di un uomo o per l’obiezione di coscienza o per qualsiasi altra forma di violenza”, ha puntualizzato Tatiana Montella della Rete “Io decido”, durante una conferenza stampa alla Fnsi.

Montella ha affermato: “In Italia inizia a prendere forma un movimento femminista, che parte dal basso e che vuole far emergere la voce delle donne. Questo accadrĂ  sabato e senza bandiere di partito, istituzioni o sindacati”. Durante la manifestazione si susseguiranno “testimonianze di donne e artiste”, tra cui quelle dei genitori di Valentina Milluzzo, la donna morta a Catania in seguito ad un aborto.

SarĂ  “l’inizio di un percorso che ha come scopo la scrittura di un Piano antiviolenza nazionale femminista, a cui si inizierĂ  a lavorare dal 27 novembre con un’assemblea plenaria a Roma. GiĂ  1.300 le donne iscritte all’evento”.

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha concluso Vittoria Tola dell’Udi, “non vogliamo piĂą che le istituzioni facciano opera di sensibilizzazione contro la violenza, ma che aprano cantieri per politiche adeguate. Noi le proposte le abbiamo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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