Più di 5.500 ettari sono già stati divorati dalle fiamme a causa di un incendio fuori controllo nel nordest della Spagna, in una zona rurale della Catalogna. Sono le notizie diffuse dalle autorità locali che hanno dispiegato 350 vigili del fuoco, 230 militari e una quindicina di unità aeree. Lo scopo è frenare le fiamme, che hanno avuto origine vicino al villaggio di La Torre del Espanyol. “Le difficoltà sono tali che non possiamo parlare di un incendio che è sotto controllo o nella fase di estinzione, ma piuttosto che siamo in un momento in cui la vampata si sta ingrandendo”, ha detto il ministro degli interni regionale Miquel Buch alla radio catalana. Gli fa eco il capo dei vigili del fuoco, Antonio Ramos: “La situazione è critica, bisogna andare vent’anni indietro per trovare un altro incendio del genere”.

Le autorità della regione Catalogna temono che l’incendio possa inghiottire 20mila ettari della regione coperta di frutteti, oliveti e vigneti. Una cinquantina di persone sono state sfollate mentre in una fattoria si teme per la sopravvivenza di più di 200 ovini, cavalli e asini.

Ad accelerare l’avanzata delle fiamme sono stati i forti venti e le temperature in aumento con punte che hanno raggiunto i 35 gradi, ma che stando alle previsioni potrebbero toccare i 40 gradi. La vallata dell’Ebro è una delle aree più calde della Spagna e a giugno sono stati registrati vari record di temperature. La canicola dovrebbe accentuarsi ulteriormente nel fine settimana così come previsto anche in Italia, Francia e Grecia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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