Era scomparso nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, e da quel momento si erano perse completamente le tracce del sommergibile inglese P311.
Ma grazie al subacqueo genovese Massimo Domenico Bondone, unitamente al supporto tecnico dell’Orso diving di Corrado Azzali a Poltu Quatu, il relitto del sottomarino è stato ritrovato a novanta metri di profondità al largo di Olbia, davanti all’isola di Tavolara.
Al suo interno, stando a quanto riportato dai documenti di imbarco, si trovavano a bordo settantuno militari. Lo stato del mezzo, danneggiato da una probabile esplosione ma senza varchi, rivela che i corpi sarebbero tuttora all’interno.
L’ultima traccia del sommergibile risale alla partenza da Malta: era diretto a La Maddalena per una missione d’attacco a due incrociatori italiani. Tuttavia, il sottomarino, passò in un campo minato di cui si ignorava l’esistenza e questo gli fu fatale.