Chi di noi oggi non possiede uno smart phone? La bellezza, la comodità, l’utilità di questi aggeggi, fa si che l’intera umanità ne sia dipendente.
Talvolta certi manager e persone importanti, ma anche delle persone qualunque ne possiedono anche più di uno.
Poi dopo un mese o un anno c’è sempre la possibilità, in caso ci si stufi “del capriccio” di una nuova versione del telefono, più aggiornata e migliore.
Le file ai negozi lunghe ore, ad attendere quello che pare essere l’oggetto più importante del mondo.
Forse però sono in pochi a sapere che questo oggetto costa molto di più degli 800-900 euro di prezzo di mercato.

Il prodotto finale, ovvero lo smart phone che tutti ci godiamo, è in realtà il risultato della MORTE DI 11 MILIONI DI PERSONE, stando almeno ai dati emersi dall’Onu dello scorso Aprile.

Il tutto avviene in Congo, paese molto ricco di Coltan, un minerale fondamentale per la costruzione dei telefonini e di cui lo Stato Africano detiene il record di miniere.
Miniere che diventano dei veri e propri lagher per bambini e bambine, analfabeti e giovani, e chi più ne ha più ne metta.
Siccome la povertà in quel paese è all’ordine del giorno, queste povere persone offrono la loro manodopera a dei perfidi sfruttatori che li pagano pochi centesimi, costringendoli a lavorare anche per 12-13 ore al giorno in queste miniere, piene di gas tossici, dove estraggono innumerevoli quantità di questo minerale, che poi portano, spesso attraversando la giungla a piedi, ai loro signori che poi lo rivendono ad un prezzo molto elevato.

Il problema è che nessuno in Congo interviene, perchè la maggior parte di coloro che sfrutta fa parte dei ranghi alti della società o della polizia corrotta e porre fine a questo ciclo non è facile.

Il brutto in tutto ciò’?

I paesi occidentali e anche quelli Orientali, sono consci di tutto questo, ma fanno finta di non sapere nulla, perchè quello dei telefoni è un mercato che non conosce e non conoscerà mai crisi.
Un mercato assassino che costa la vita a molte, troppe persone.
L’invito è quello di cambiare smart phone solo se strettamente necessario, perchè altrimenti la responsabilità ricade tanto sulle nostre spalle quanto su quelle dei signori della guerra.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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