Il tampone faringe è una sorta di cotton fioc che viene messo in gola per raccogliere il muco, materiale che poi sarà inviato al laboratorio di analisi. Il sistema è lo stesso effettuato quando si cercano eventuali infezioni batteriche alla gola. Sono possibili falsi negativi per due motivi principali: il materiale raccolto è di scarsa qualità e non sufficiente per l’esame oppure la carica virale è ancora bassa e il tampone non riesce a intercettare il virus. Per questo, nei pazienti a rischio, il tampone viene ripetuto più volte. Per ottenere i risultati ci vogliono in media dalle 4 alle 6 ore anche se i due centri di riferimento per le analisi, ospedale Sacco a Milano e Spallanzani a Roma hanno nelle ultime ore intensificato l’attività, quindi i risultati potrebbero arrivare in tempo minore.

Il costo del tampone di per sé è limitato, all’incirca 1 euro (poi ci sono i costi per analizzarlo). Non è però come un test di gravidanza che si effettua facilmente in modo autonomo e a domicilio: è molto importante come viene eseguito, deve essere fatto da mani esperte per non rischiare falsi negativi. Inoltre dopo il test il tampone deve essere infilato in un gel per proteggere il virus. Insomma tutta la catena di conservazione deve essere eseguita in modo corretto.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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