Una settimana, giorno più, giorno meno, e finalmente il calcio vedrà prendere il via la ventunesima edizione dei Campionati del Mondo, quelli di Russia, con trentadue Nazionali a darsi battaglia fin dagli otto gironi della fase iniziale.

Purtroppo l’Italia non ci sarà e non vale neppure la pena di ritornare sulle vicende che ci hanno visti eliminati dalla Svezia, sbiadito ricordo della nazionale del trio di assi Gre-No-Li, ma anche solo di quella di Ibracadabra, Slatan Ibahimovic; vorrà dire che ci accomoderemo comodamente in poltrona, magari imitando un po’ Fantozzi tra un panino ed una birra bella fredda, e decideremo cammin facendo per chi tifare, scegliendo quasi naturalmente tra i vari “italiani” che vestono la maglia della squadra del cuore.

Dicevo, trentadue Nazionali suddivise in otto gironi, non tutti equilibrati e non tutti con una favorita d’obbligo, al di là della suddivisione in fasce in base al rating, che probabilmente non ha colpa se è venuto fuori un Girone D con: Argentina, Islanda, Croazia e Nigeria, ovvero una delle principali favorite alla vittoria finale, la sorpresa dell’ultimo Europeo, una delle più forti nazionali dell’ex Jugoslavia e la formazione Africana, ricca di talenti che non sempre, però, si ricordano di fare squadra!

Il resto? Girone A con Russia ed Uruguay favorite, così come lo sono Spagna e Portogallo nel raggruppamento B, mentre nel C non ci sono dubbi per la Francia e la Danimarca o il Perù per la seconda piazza; detto del Girone D, nel Gruppo E saranno probabilmente Brasile e Svizzera le favorite, con la Serbia terzo incomodo; nel Gruppo F, Germania con Svezia o Messico, mentre nel G dovrebbero avanzare Belgio ed Inghilterra, con Polonia e Colombia, nel Gruppo H a chiudere la lista delle favorite per gli ottavi.

Questo, ovviamente, al netto delle solite sorprese positive e negative che immancabilmente accompagnano ogni edizione dei Mondiali, perché come giustificare, ad esempio, che l’Argentina di Messi mai si sia fregiata del titolo? Difficile esprimere indicazioni per questa edizione russa su chi sarà la bella sorpresa di turno e la delusione, anche perché molte nazionali arrivano qui al termine di una stagione lunga e massacrante, quella ad esempio degli inglesi, che partono sempre tra le più accreditate ma finiscono spesso fuori dopo aver percorso poca strada.

Fuori dall’Europa, ad esclusione delle solite Brasile ed Argentina, chi può essere annoverato almeno tra le semifinaliste? Personalmente la vedo dura per tutte, vuoi perché alcune sono veramente arrivate sin qui perché tutti i Continenti vanno rappresentati, mentre altre hanno già tagliato il maggior traguardo cui potevano aspirare; fatti i conti resta ben poco sia in Sud America che in Africa, del cui calcio parliamo come quello del domani da Spagna 1982, ma è un domani che rimane sempre ieri, per organizzazione, mentalità, risorse.
Detto delle nazionali, chi potrebbe essere l’eroe di Russia 2018? Messi? Ronaldo? Magari un tedesco o un francese? E perché no un Belga oppure un vichingo islandese? Intanto mancheranno alcuni dei principali attori del football mondiale, perché Icardi, Morata, Nainggolan, giusto per citarne alcuni tra quelli che hanno calcato o calcano i nostri campi, resteranno anche loro a casa, in poltrona, delusi ed arrabbiati per scelte non sempre (vedi quella del centrocampista belga della Roma) dettate dall’abbondanza.

Certo in un Mondiale è sempre interessante vedere più campioni possibile, ma che dire allora di ragazzi nati in nazioni che mai sono riuscite ad approdare all’appuntamento finale, e non per colpa loro? Pensate al gallese Ryan Giggs, uno da 963 presenze ufficiali nel Manchester United e più di 1000 in carriera, risparmiandovi l’elenco delle vittorie per cui ci vorrebbe un’appendice di pagine … Non avrebbe meritato il fuoriclasse gallese di giocare un Mondiale?
Vabbè, staremo a vedere e commenteremo di volta in volta le fasi salienti ed i relativi protagonisti; per ora prepariamo la poltrona e la scorta di bevande in frigo, non si sa mai ce ne dimenticassimo ed arrivassimo impreparati alle ore 18,00 del 14 giugno, quando Russia ed Arabia Saudita daranno inizio alle danze, anzi, i primi calci al pallone del Mondiale 2018!

Buono spettacolo a tutti, anche ai nostri calciatori, sperando che il Mondiale se lo guardino con attenzione, chissà che non imparino qualcosa, magari facendo un silenzioso mea culpa!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui