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Un’altra giornata nera per la borsa di Shanghai, dopo i rialzi record e l’intervento del governo cinese per tentare di arginare il crollo. L’indice ha chiuso a -8,48%, la peggior seduta dal 2007.

Più moderate le flessioni delle altre piazze asiatiche, con Tokyo a -0,95% e Hong Kong a -3,33%. La stabilizzazione del mercato azionario è qualcosa in cui gli investitori non credono, nonostante le misure varate dalle autorità per tentare di arginare l’ondata di vendite iniziata, come un fiume in piena, a metà giugno.

A peggiorare ulteriormente il clima ci sono anche le indicazioni che arrivano dall’economia reale. L’istituto statistico oggi ha reso noto che i profitti delle grandi imprese a giugno sono scesi dello 0,3% su base annuale.

L’andamento negativo dei mercati asiatici trascina a picco anche le borse europee: Londra limita le perdite sotto il mezzo punto percentuale, mentre a Francoforte e Parigi la flessione supera di poco l’1%. Male anche Milano con l’indice Ftse Mib a -1,29%. Tra i maggiori titoli, giornata nera anche per Fiat Chrysler (-2,43%) dopo il richiamo dei veicoli e la multa salata di 70 milioni di dollari.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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