Troppa Juventus, poco Milan. La capolista passa 2-0 al ‘Meazza’ e torna a +6 sul Napoli e sale a +9 sull’Inter caduta a Bergamo.
Con l’undicesima vittoria su dodici partite di campionato, i bianconeri salgono a quota 34, riprendendosi dallo shock della sconfitta interna con il Manchester United in Champions League.

La dodicesima giornata di serie A va in archivio con un Milan ridimensionato, o meglio inchiodato al quinto posto a 21 punti. Gattuso con l’ormai consueto 4-4-2: Donnarumma in porta; Abate, Zapata, Romagnoli e Rodriguez difensori; Suso, Kessié, Bakayoko e Çalhanoğlu centrocampisti; Higuain e Castillejo le punte.

Allegri risponde con il 4-3-1-2: Szczęsny tra i pali; Cancelo, Benatia (a sorpresa al posto del fischiato Bonucci), Chiellini e Alex Sandro linea difensiva; Bentancur, Pjanić e Matuidi in mediana; Dybala dietro le punte Mandžukić e Cristiano Ronaldo.
La Juve prende subito possesso della metà campo avversaria e all’8’ passa: Alex Sandro pennella un cross lungo dalla sinistra, sul secondo palo Mandžukić sovrasta un timido Rodriguez nello stacco e di testa fa secco Donnarumma. Il croato ci riprova al 26’, ma questa volta la zuccata è troppo centrale, blocca il portiere rossonero.
La prima conclusione rossonera è un tiro centrale di Suso dai 30 metri. Al 38’ Var protagonista: Higuain anticipa Benatia in area, il pallone carambola sul braccio del difensore juventino, Mazzoleni guarda il video e decreta il rigore; sul dischetto lo stesso Pipita, ma Szczęsny devia il tiro sul palo, poi la difesa allontana (41’). Nella ripresa si parte a ritmi più blandi. Prima insidia di marca bianconera al 55’: Alex Sandro scende a sinistra, palla per CR7 che gira di prima, Donnarumma blocca a terra. Al 57’ Dybala direttamente su punizione scheggia il palo alla sinistra del portiere rossonero.
Al 61’ Gattuso prova a dare una scossa ai suoi, inserendo Cutrone per Castillejo. Nella Juve, Khedira per Pjanić al 74’. Contemporaneamente Gattuso mette Borini per Abate e Laxalt per Çalhanoğlu. Al 79’ Allegri avvicenda Dybala con Dougla Costa. All’81’ Cristiano Ronaldo chiude i conti con il suo ottavo successo personale: Donnarumma respinge corto una botta di Cancelo, CR7 irrompe e spacca la porta di destro. All’83’ Higuain corona una serata storta facendosi ammonire due volte di fila, prima per un fallo so Benatia poi per proteste: partita più che finita.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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