Serie A, undicesima giornata. Poker Toro in casa Sampdoria. Vincono fuori anche Sassuolo e Atalanta, pareggio al Tardini.

Sampdoria-Torino 1-4 – Colpiscono a freddo i granata (12’): cross De Silvestri, testa vincente di Belotti. Arriva al 22’ la prima (e unica) reazione dei padroni di casa nel primo tempo, ma il destro a giro di Caprari… non gira abbastanza. Prima dell’intervallo, ‘diluvia’ sui blucerchiati: il portiere Audero stende in uscita Belotti, Rocchi riceve via auricolare l’ok del Var, dal dischetto il ‘Gallo’ non perdona e fa doppietta (43)’. Nel recupero (47’) il Toro potrebbe graffiare ancora, ma il mancino di Iago Falque esce di pochissimo. Davvero deludente la prova della squadra di Giampaolo, meritatamente sotto. Notte fonda per la Samp ad inizio ripresa (56’): cross De Silvestri, sponda aerea di Meitè e tris granata di Iago Falque dall’altezza del dischetto. Una spallata di Baselli a Praet porta Quagliarella sul dischetto: Sirigu intuisce la conclusione ma il pallone resta lì e l’attaccante napoletano riduce il passivo (65’). Il Toro però non si ‘scompone’ e Belotti, al 71’, cerca la grande tripletta: sinistro bello ma centrale, Audero respinge. Ma il poker degli ospiti è dietro l’angolo (78’): in mischia, su angolo, Izzo (fra l’altro ex genoano) segna quasi sulla linea la più facile delle reti. Gli ultimi due sussulti sono di un redivivo Belotti (81’), indiscusso ‘man of the match’, e Quagliarella (90’) che però dal limite non trova la porta, specchio di una giornata nata male e finita peggio.
Mazzarri sale in zona Europa (17 punti), una spenta Samp rotola al decimo posto.

Chievo-Sassuolo 0-2 – Il primo brivido della gara lo regala Berardi (15’): punizione a giro che sibila non lontano dall’incrocio. Al 26’ altra chance per l’attaccante neroverde, che stavolta però spreca malamente calciando alto davanti a Sorrentino. Arriva al 42’ il meritato vantaggio degli ospiti firmato Di Francesco, che in area di destro trova il corridoio giusto (fra tre avversari) per impallinare il portiere avversario. Male i padroni di casa: poco gioco e nessuna occasione. L’ingresso di Meggiorini ravviva un po’ i clivensi, anche se è Boateng al 65’ a spaventare ancora il ‘Bentegodi’. All’82’ vacilla di nuovo il Chievo sulla ripartenza veloce del neo entrato Locatelli che serve Sensi, conclusione incrociata e sfera appena larga. Sorrentino di piede nega a Berardi un raddoppio che sarebbe stato meritato. Brividi in serie nel finale. Il neo entrato Tanasijevic raccoglie cartellino giallo (83’) e rosso (88’) nel giro di cinque minuti e viene espulso. In inferiorità numerica, i padroni di casa si scuotono e sfiorano due volte il pari: tiro a botta sicura di Stepinski sul quale si immola Magnani (91’), cross di Meggiorini solo sfiorato dall’attaccante polacco e pallone che sfila di un niente a lato (92’). Sulla ripartenza, il Sassuolo colpisce ancora e chiude (93’): Berardi, solissimo, spara addosso a Sorrentino, sulla respinta Giaccherini appoggia di petto al suo portiere che però è ancora a terra dopo l’intervento e la sfera finisce lentamente (e beffardamente) nel sacco.
Bene anzi benissimo il Sassuolo, a quota 18 in piena zona Europa League. Disastroso lo score di Ventura sulla panchina gialloblù: tre partite, tre sconfitte. Per il fanalino Chievo (ancora a -1 in classifica, sette ko consecutivi) futuro sempre più nebuloso.

Parma-Frosinone 0-0 – Tentativo acrobatico del gialloblù Rigoni, di poco alto al 17’, rispondono gli ospiti con Beghetto che da posizione invitante, seppur defilata, manca completamente lo specchio (22’). Brutto primo tempo, impalpabili gli attacchi delle due squadre. Ripresa. Ci riprova Beghetto, su assist di Ciano (50’): pallone alto, anche se non di molto. Emiliani in dieci dal 61’: rosso a Stulac per una dura scivolata su Chibsah. Il Frosinone, con l’uomo in più, ci crede e al 68’ ci prova Ciofani: niente da fare. I ciociari insistono ma il Parma, ormai tutto a difesa del pari, regge bene. Al 94’ il ‘Tardini’ trattiene il respiro sulla capocciata di Vloet da angolo: Sepe evita il peggio. Ducali ‘abbastanza’ sereni a centro classifica (14 punti, resta però il problema del gol), il Frosinone cattura un buon punto, aggancia l’Empoli a quota 6 e trova finalmente un po’ di continuità dopo il super tris di una settimana fa in casa Spal.

Bologna-Atalanta 1-2 – Partita a due facce al Dall’Ara vinta in rimonta dall’Atalanta (1-2), che inizia a risalire una classifica finora non in linea con le aspettative. Resta quart’ultimo il Bologna di Pippo Inzaghi, cui non basta un buon primo tempo. Pronti, via e rossoblù avanti con il secondo gol consecutivo di Mbaye (dopo quello al Sassuolo di sette giorni fa), che fa centro in spaccata su un assist in girata di Santander (3’). Giocano meglio i padroni di casa che prima della mezz’ora hanno altre due opportunità, con Palacio di testa (27’) e con la botta appena alta di Pulgar dalla lunga distanza (28’). Non bene gli orobici: sterile possesso palla, attaccanti in ombra. Ci prova Gosens di destro (31’): traiettoria centrale, Skorupski c’è. Non spaventa il n.1 polacco nemmeno la conclusione di Palomino al 44’. Atalanta nettamente più ‘arzilla’ nella ripresa, che si apre con il tentativo balistico (alto) del neo entrato Duvan Zapata, seguito a ruota dal gol del pareggio targato Mancini che trova di sinistro, dentro l’area, l’angolo vincente (57’). Continua a premere la squadra di Gasperini, con il Bologna che fatica ad uscire e rischia ancora sul destro di Hateboer neutralizzato da Skorupski (62’). L’inerzia della partita nel frattempo è decisamente mutata e, puntuale, arriva il sorpasso degli ospiti con Zapata che fa centro da pochi passi complice un involontario assist di testa proprio di Mbaye (70’). All’80’ è però un super Berisha a negare il 2-2 a Rodrigo Palacio. Sipario.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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