Il primo stop della Juventus arriva a ‘Marassi’ contro il Genoa, vera kryptonite dei bianconeri in questo campionato. Il 2-0 del lunch-match del 28° turno decreta, oltre alla prima sconfitta in questo campionato, anche la prima partita senza gol all’attivo. Nella gara d’andata (era la nona giornata) proprio i rossoblù avevano imposto il pari all’Allianz, prima ‘non vittoria’ in campionato per la Juve.

Il vantaggio, che il Napoli può ridurre a 15 punti, non fa certo tremare i bianconeri che oltretutto avevano da gestire le scorie fisiche della splendida prova contro l’Atletico in Champions. Dall’altra parte, il Genoa si gode un successo di prestigio che oltretutto dovrebbe chiudere ogni discorso relativo al coinvolgimento nella zona pericolosa: davanti ai rossoblù è spianata la strada per una tranquilla salvezza. Prandelli insiste col 4-3-3, tridente formato da Lazovic, Kouamé e Sanabria. A centrocampo radovanovic fra Lerager e Rolon. Allegri ha lasciato a Torino il mattatore di Coppa Cristiano Ronaldo e propone il 3-5-2 con Bonucci fra Rugani e Caceres, Cancelo e Alex Sandro sulle corsie e Dybala-Mandzukic in attacco. Bianconeri totalmente svagati, il Genoa prende campo a poco a poco e comincia il superlavoro per l’ex Perin. Pereira imbuca per Kouamé, ottimo anticipo di Rugani che però indirizza sull’accorrente Sanabria, tiro a porta spalancata e gran riflesso di Perin. Sugli sviluppi di un corner Romero calcia da pochi metri, ancora Perin risponde. Poco dopo la mezzora Di Bello assegna un rigore al Genoa per tocco di mano di Cancelo su una correzione di testa da pochi centimetri di Kouamé.

Il braccio del terzino, in ricaduta, è un po’ largo, ma il Var coglie un dettaglio sfuggito a tutti: l’ivoriano si è schiacciato la palla sul braccio, solo dopo questa arriva a Cancelo. Decisione revocata e Juventus che cerca di dare un senso alla gara avanzando leggermente il baricentro in finale di frazione. La Juve comincia la ripresa appena più energica. Il Var cancella un gol di Dybala, servito da un eccellente strappo di Cancelo, per un fuorigioco di Emre Can a inizio azione. Entrano Bernardeschi (turn over con Cancelo) e Pandev (fuori Sanabria) e proprio il macedone chiama a un paio di interventi Perin. Poi si rivede in campo Sturaro, che riesordisce col Genoa (acquistato a gennaio proprio dalla Juve) dopo il lungo infortunio subentrando a Lazovic. Pochi secondi ed è protagonista: minuto 72, Pandev recupera sulla trequarti e offre palla sui 20 metri, destro a giro su cui Perin è in ritardo. Allegri manda immediatamente in campo Kean per Mandzukic. Un’amnesia difensiva consegna il match-ball a Kouamé che spreca. L’ivoriano si rifà all’81’ servendo a Pandev la palla del raddoppio, gran sinistro del macedone. Juve in bambola. Erroraccio di Bonucci che Kouamé non capitalizza. Finisce con i rossoblù in festa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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