Terzo posto blindato per il Milan anche senza guardare ai risultati delle dirette concorrenti.
I rossoneri vincono 2-1 l’anticipo dell’ottava di ritorno in casa del Chievo e si godono il 19° gol in campionato di Piatek, che aggancia Ronaldo e Quagliarella in testa alla classifica marcatori.

E’ proprio il ‘punto’ del polacco a determinare il finale del ‘Bentegodi’, dopo che i clivensi avevano rimontato il primo vantaggio degli ospiti. Di Carlo piazza Giaccherini in appoggio a Stepinski e Meggiorini, Hetemaj riprende il suo posto a centrocampo. Gattuso può schierare Biglia dal primo minuto. Ci sono anche Conti (terzino destro, con Laxalt a sinistra) e Castillejo (davanti con Suso e Piatek). Gara che stenta a decollare.

Il Milan cerca di proporsi, senza continuità né convinzione, il Chievo ci mette la grinta. Serve un episodio per infiammare la partita, arriva al 31′. Punizione dal limite per i rossoneri, il redivivo Biglia va sul punto di battuta e disegna una traiettoria che toglie letteralmente le ragnatele dal ‘sette’ della porta dell’incredulo Sorrentino. Situazione sulla carta favorevole per il Milan, che potrebbe cominciare ad amministrare. Gattuso tuttavia (35′) vede qualcosa che non va e viene allontanato dall’arbitro Pairetto per proteste reiterate.

E poco dopo (41′) Hetemaj inzucca il cross di Leris e ristabilisce la parità. Il Chievo accende la ripresa costringendo Donnarumma alla parta d’istinto sul tiro-cross di Hetemaj, Laxalt mura il tap-in di Meggiorini. Entra Calhanoglu per Paquetà, il Milan cerca equilibri più avanzati. E poco dopo (56′) va di nuovo in vantaggio: Piatek risolve in spaccata un’azione tambureggiante rifinita da un cross del neoentrato turco. Lunga revisione al Var per un eventuale tocco di Castillejo che avrebbe messo in fuorigioco il polacco, si riparte col 2-1.

I padroni di casa non hanno molte idee per impensierire Donnarumma, per il Milan si aprono grandi spazi. Kessie fallisce il colpo del ko al termine di un buon contropiede. Nelle ultimissime fasi si registrano un colpo di tacco di Romagnoli su punizione, che sfiora il gol capolavoro, e l’opposizione decisiva di Depaoli sulla stoccata di Calhanoglu. Il Milan si guadagna tre punti senza strafare, per la squadra di Di Carlo la salvezza è sempre più un sogno puramente matematico.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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