Geophysical Research Letters ha riportato i risultati della ricerca condotta nel Laboratorio nazionale di Los Alamos nel Nuovo Messico, che in futuro potrà avere importanti applicazioni, non solo per la previsione dei terremoti, ma anche per le valanghe e i test di collaudo dei materiali industriali.

Una sofisticata intelligenza artificiale creata dagli studiosi sarebbe infatti in grado di riconoscere la “voce” dei terremoti: analizzando i segnali acustici emessi dalle faglie ricreate in laboratorio, è in grado di stimare il tempo che manca all’evento di rottura che scatena il sisma artificiale.

Paul Johnson, il coordinatore della ricerca, ha affermato: “In qualsiasi momento, il rumore proveniente dalla zona di faglia ricreata in laboratorio fornisce delle informazioni quantitative sul momento in cui la faglia scorrerà”.

“La novità del nostro lavoro è l’impiego dell’apprendimento automatico (machine learning) per scoprire e comprendere una nuova fisica della rottura, attraverso l’analisi dei segnali acustici registrati nell’allestimento sperimentale. Credo che il futuro della fisica dei terremoti si baserà sempre di più sull’apprendimento automatico per processare grandi quantità di dati sismici grezzi. Il nostro lavoro – ha concluso Johnson – rappresenta un importante passo avanti in questa direzione”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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