Il Napoli ha messo le ali. Con l’ arrivo di Sarri la squadra partenopea ha totalizzato ben 28 punti in 13 partite in campionato. Gli azzurri condividono la seconda piazza insieme alla straordinaria Fiorentina di Sousa, a -2 dalla capolista Inter. Il Napoli sta esprimendo il miglior gioco da quando è tornato in Serie A, grazie anche al nuovo mister Maurizio Sarri.

Napoletano di origine ma toscano di adozione, Sarri (classe 1959), è un allenatore di altri tempi. Per lui la divisa di ordinanza è la tuta, e il campo è il suo ufficio. Grazie allo splendido campionato disputato lo scorso anno, alla guida dell’ Empoli, De Laurentis l’ ha voluto alla sua corte e fino ad ora possiamo dire che il presidente ci aveva visto giusto. Tutto quello che Benitez non è riuscito a fare con il Napoli in due anni, sta riuscendo a questo mister di “provincia” in pochi mesi. Sarri è l’esempio lampante che il lavoro, insieme a una buona dose di intelligenza tecnica e tattica, ripaga sempre.

Gli anni a guidare squadre di basso profilo come Stia, Faellese, Antella, Valdema, Tegoleto, Sansovino, Sangiovannese lo ha fatto arrivare sulle panchine di società con una storia importante alle spalle come Pescara, Arezzo, Avellino, Verona, Perugia, Grosseto, Alessandria, Sorrento e finalmente l’Empoli che ha riportato, dopo tanti anni, in Serie A. Maurizio Sarri è un uomo di calcio, un uomo di campo, con un’ umilta e sensibilità unica. Ancora ho in testa (e non penso che me la dimenticherò mai), una risposta di questo tecnico a una domanda precisa di un giornalista che gli chiedeva, più o meno, questo: “Rudi Garcia guadagna dieci volte più di lei, questo le fa rabbia?”. E Sarri rispose: “Non scherziamo veramente. Sono figlio di operai, ciò che percepisco mi basta e avanza. Mi pagano per fare una cosa che avrei fatto la sera, dopo il lavoro e gratis. Sono fortunato”. Ecco, da questa risposta così semplice ma per nulla scontata, possiamo capire di che pasta è fatto quest’ uomo.

Il nostro calcio aveva bisogno di una persona di questo calibro. Non solo una bella storia da raccontare, ma qualcosa di più. In un mondo del calcio sempre più condizionato, in tutte le sue sfaccettature, dal dio denaro, è rassicurante sapere che ci sono ancora persone oneste e lavoratrici. Sarri è un gran lavoratore, una persona che ama il suo lavoro in maniera viscerale e per questo cerca di dare sempre il massimo. In un mondo fatto di nani e ballerine, sapere di poter contare su persone serie non è cosa da poco.

Ammiro molto quest’ uomo e sono contento di poter scrivere di lui e delle sue gesta. Una volta si raccontavano le azioni eroiche di guerrieri che sconfiggevano interi eserciti, mentre oggi il vero eroe è colui che cerca di rimanere sempre se stesso, in qualunque situazione. Rimanere fedeli a se stessi anche quando le luci della ribalta ti accecano è difficilissimo. Sono convinto, però, che questo Maurizio Sarri riuscirà a non farsi abbagliare, indossando, perchè no, un bel paio di occhiali da sole.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui