Per alcuni cantare è puro divertimento. Per altri, invece, cantare è esprimere se stessi, dare voce alla propria anima, aprire il cuore agli altri. E’ stato così, anzi sarebbe meglio dire che è ancora così, per Valerio Scanu (classe 1990), che viene da La Maddalena. Dal secondo posto ad Amici nel 2009 fino alla vittoria del Festival di Sanremo del 2010 con la canzone “Per tutte le volte che…”, Scanu ha unito e allo stesso tempo diviso il panorama musicale italiano. Il cantante sardo ha anche dimostrato grande versatilità in campo artistico con la sua partecipazione all’Isola dei Famosi, a Tale e Quale Show e soprattutto a Ballando con le Stelle.

Valerio, quando ha scoperto che la musica sarebbe diventata la tua vita?

“Quando avevo 4 anni ho chiesto ai miei un microfono vero per Natale, ma ho preso consapevolezza che la musica sarebbe stata la mia vita all’età di 8 anni, quando ho cantato in pubblico la mia prima canzone: ‘My Heart will go on'”.

Ti sei fatto conoscere al grande pubblico grazie ad Amici, cosa pensi dei talent?

“Devo tutto ad Amici che mi ha permesso di farmi conoscere. Ho dei bellissimi ricordi dei miei mesi nella scuola, ma dopo il Talent mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato a tracciare il mio percorso. Questo per dire che il Talent è un modo, ma non è l’unico, per emergere e farsi conoscere, poi sta a te, al tuo talento cercare di rimanere in vetta”.

Da Amici al Festival di Sanremo, che passaggio è stato?

“È accaduto tutto troppo rapidamente ed ho vissuto tutto con tanta incoscienza, sicuramente non mi aspettavo di vincere. Sapere che “Per tutte le volte che” fa parte della storia del Festival mi rende orgoglioso, perché piaccia o no il 60′ Festival di Sanrmeo è stato vinto da Valerio Scanu”.

Quest’anno hai visto il Festival? Tifavi per qualcuno o per qualche canzone in particolare?

“Il Festival è un appuntamento troppo importante per non seguirlo, mi è piaciuta la canzone di Fabrizio Moro e di Fiorella che per me ha comunque vinto Sanremo”.

Secondo te, il panorama musicale italiano sforna ancora talenti?

“Certo, bisogna però vedere quanti di questi talenti ci saranno ancora fra 30 anni o meglio quanti di questi talenti faranno e vivranno ancora di musica”.

Per quanto riguarda l’Isola dei Famosi, invece, è stata un’esperienza positiva dal punto di vista personale e professionale?

“L’isola è un’esperienza che ti cambia dentro. Io sono stato fortunato perché mi ha fatto conoscere a livello umano e sono arrivato alla gente per quello che sono veramente. Può essere anche pericolosa, però, perché tira fuori anche il peggio di una persona. Puoi recitare una settimana, due, ma poi cedi e ti mostri per quello che sei. Mi ha fatto capire che la famiglia, gli affetti sono sostanza dei giorni miei e che nessuno dovrebbe mai trascurare o dare per scontati”.

Hai mai pensato a condurre un tuo programma?

“Milly dice sempre che sono il conduttore del secondo schermo di Ballando con le Stelle. Mi piace sperimentare e mettermi sempre in discussione per cui, chissà, un giorno magari farò un programma tutto mio”.

Valerio, di cosa ti stai occupando in questo momento? Quali sono i suoi progetti futuri?

“Contestualmente a Ballando con le stelle, che terminerà a fine aprile, sto preparando insieme al Maestro Vessicchio il mio prossimo album di inediti, un progetto internazionale su cui credo molto. A maggio partita il mio Finalmente Live tour 2017 che si concluderà il 16 dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma con il consueto concerto di Natale (Valerio Scanu Christmas Songs n.d.r), e per non farmi mancare nulla sto scrivendo un libro dove vi giuro racconterò tutta la verità dalla A alla Zia Mary”.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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