L’ennesimo scandalo ha colpito il nuovo presidente americano Donald Trump, gettandogli addosso una vera montagna di fango che, a confronto con gli attacchi del passato, sarà davvero difficile da ripulire.

Manca una sola settimana al momento dell’insediamento vero e proprio del Tycoon alla Casa Bianca, quando ecco scoppiare una vera bomba. La prima ricostruzione di quella che sembra una “spy story” arriva dal New York Times; alcuni giorni fa, Buzzfeed e Cnn avevano reso pubblico un “riassunto” dei materiali raccolti da un esponente repubblicano che avrebbe voluto fermare la corsa presidenziale di Trump. Nel dossier di 35 pagine che contiene dettagli “esplosivi”, si parla di una possibile collusione fra il tycoon e il Cremlino, oltre a passaggi scabrosi come quelli su prostitute russe assoldate per pratiche sessuali da compiere sul letto in cui avrebbe dormito Barack Oabma con la moglie Michelle durante una visita in Russia nel 2009.

Inoltre, grazie al Daily Telegraph, si apprende un altro dettaglio che potrebbe andare a peggiorare ulteriormente i già complessi rapporti fra le due sponde dell’Atlantico. Stando a quanto riportato dal giornale britannico, fu il governo di Londra a dare il via libera alla consegna da parte dell’ex agente dell’Mi6, Christopher Steele, all’Fbi del dossier su commissione da lui realizzato sui presunti rapporti fra Donald Trump e la Russia.

Nel frattempo, dal momento che l’anonimato è durato poco, l’ex agente del Mi6 britannico autore del dossier-scandalo su Trump sarebbe “terrorizzato” e avrebbe grande paura di possibili ritorsioni da Mosca. Ieri sera l’uomo avrebbe “lasciato l’abitazione nel Surrey, affidando il gatto a un vicino”.

Ma come ha risposto il nuovo presidente americano a tutto questo? Ieri, durante la sua prima conferenza stampa, Donald Trump ha liquidato, nero di rabbia, il report come fabbricato da un suo oppositore, da “gente malata”, roba da “Germania nazista”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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