“Non meritavo di venire liquidato così davanti alla tv, in tre anni ho mandato giù molti bocconi amari”.

Maurizio Sarri è deluso. Mai si sarebbe aspettato una fine così amara della sua bellissima avventura sulla panchina del Napoli, iniziata nel 2015. Sono le parole di sfogo, riportate dal ‘Mattino’, che il tecnico toscano ha detto agli amici di Varcaturo, dove abitava, prima di partire in direzione Toscana. “Ho capito tutto domenica sera”.

Ultimo giorno a Castelvolturno, l’addio a quel luogo tanto amato. C’è tanta amarezza in Sarri, ferito anche dal comportamento dei suoi collaboratori. E adesso qual è il destino del tecnico toscano? Due le vie di uscita ‘indolori’: che trovi un club disposto a sborsare entro il 31 maggio la famosa clausola di 8 milioni di euro per ‘liberarlo’, oppure che il presidente De Laurentiis lo congedi subito pagando la penale di 500 mila euro. Strade entrambe difficili.

Sarri ci spera. Ma ‘rischia’ anche di restare bloccato, con il numero uno azzurro disposto a continuare a dargli lo stipendio di un milione e 400 mila euro pur di non vederlo accasato in un altro club. Perché i rapporti, al di là del messaggio social di ringraziamento di rito, sono pari a zero dopo l’ultimo incontro in occasione della cena di fine anno con la squadra.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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