Il terremoto che ha investito il governo italiano, con il vice premier Matteo Salvini che ha aperto la crisi chiedendo di andare subito al voto, torna a surriscaldare lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund oggi continua la sua crescita e in mattinata schizza a 234 punti con il rendimento del titolo decennale italiano all’1,74%.

Lega presenta al Senato mozione sfiducia a Conte
La Lega presenta in Senato una mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. “Troppi no (da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav) fanno male all’Italia che invece ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta. Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona”, afferma il partito di Salvini.

Casellati convoca conferenza capigruppo Senato lunedì alle 16
La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì 12 agosto alle ore 16. La conferenza dei presidenti dei gruppi di Palazzo Madama sarà chiamata a decidere la convocazione dell’Aula dove, come ha preannunciato ieri, interverrà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dove si dovrà votare la mozione di sfiducia nei confronti del premier.

Salvini: un governo Renzi-Di Maio sarebbe inaccettabile per la democrazia
Matteo Salvini torna a sottolineare che “dopo questo governo ci sono solo le elezioni” ma ammonisce anche che “sento, e sarebbe una cosa incredibile, che ci sono toni simili tra Pd e M5s, tra Renzi e Di Maio”. “Mi auguro che nessuno stia pensando di prendere in giro gli italiani, di tirarla in lungo e di inventarsi un governo che sarebbe inaccettabile per la democrazia”, avverte.”La Lega è pronta per le elezioni – aggiunge – e prima si fanno meglio è”. Salvini ha anche reso ‘l’onore delle armi’ agli alleati e al presidente Conte: “Per quasi un anno abbiamo lavorato bene – ha rimarcato il vicepresidente leghista del Consiglio – ed io non avrò mai parole negative nei confronti di Conte o di Di Maio. Non risponderò mai agli insulti che mi stanno arrivando da giorni, perché mi sembrerebbe ingeneroso nei confronti delle tante cose buone che abbiamo fatto. Poi, come belle coppie o belle società, ti rendi conto che passi più tempo a litigare che ad andare d’accordo, la cosa da fare è salutarsi con rispetto e tornare a dare la parola a popolo italiano”. Salvini torna ad assicurare che “tutti i parlamentari della Lega saranno a Roma da lunedì e ci saranno per tutti i giorni seguenti”. “E non esiste – ha aggiunto il leader della Lega – come leggo su qualche giornale, che qualcuno osserva ‘i parlamentari non possono lavorare a Ferragosto’. I parlamentari alzano il culo – ripete anche oggi – e lavorano anche a Ferragosto”. Ridare la parola agli italiani e tornare “prima possibile al voto”, dopo mesi di liti e incomprensioni nella composita maggioranza di governo, è “una scelta di coraggio, di coerenza” ma anche “la più dignitosa”, ha ribadito il vicepremier.

Il leader della Lega apre la crisi: “Mi candido a premier” “Inutile andare avanti a colpi di no e di litigi, come nelle ultime settimane. Gli italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di ‘Signor No'”. Matteo Salvini mette nero su bianco che “non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo, che ha fatto tante cose buone, ci sono solo – avverte – le elezioni”. E’ questo l’esito del vertice con Conte a Palazzo Chigi del pomeriggio di ieri. Matteo Salvini vuole andare al “voto il prima possibile” e la “tentazione” è di “correre da soli”, senza alleanze con altri partiti, in eventuali “elezioni che si tengano tra fine settembre e inizio ottobre”.

Il capo della Lega al termine del comizio tenuto a Pescara annuncia: “Mi candido premier. Chiediamo agli italiani la forza di prendere in mano questo Paese e di salvarlo”. La prima frase da candidato premier, Matteo Salvini, la pronuncia nella notte: “Chiedo agli italiani se vogliono darmi pieni poteri per fare le cose come vanno fatte”. Conte sfida Salvini,il mio non è un governo da spiaggia E avverte, non decidi tu tempi crisi Non un “governo dei No”, non un”governo da spiaggia”. Giuseppe Conte lascia, ma scende in campo. Al termine di un lunga e difficile giornata, nel giorno del suo 55esimo compleanno, mentre sembra concludersi la sua esperienza da presidente del Consiglio, il professore si presenta in sala stampa a Palazzo Chigi. Annuncia che si presenterà in Parlamento, perché dovranno essere le Camere (Salvini non basta) a sfiduciarlo, e svela che se il leader della Lega ha deciso di interrompere l’esperienza gialloverde è solo perché vuole “capitalizzare il suo consenso”.

Lo dice anche Luigi Di Maio, che dagli schermi del tg1 attacca: “Salvini mette i sondaggi davanti al Paese”. E poi: “Con le elezioni di ottobre ci sarà un governo che si insedierà a dicembre” e probabilmente “farà aumentare l’Iva”, dice il leader M5s che assicura: “Noi siamo pronti al voto”.

Intanto, Conte annuncia già in mattinata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che se crisi deve essere, sarà in Parlamento. Lo ribadisce nel pomeriggio a Salvini, in un colloquio assai teso. Poi a tarda sera si presenta in sala stampa, abito blu e pochette, con un foglietto su cui ha scrittole parole che lo candidano a essere uno sfidante di Salvini nella stagione politica che si apre. “Ieri e questo pomeriggio è venuto a parlarmi Salvini il quale mi ha anticipato l’intenzione di interrompere questa esperienza di governo e di andare a votare per capitalizzare il consenso di cui la Lega gode attualmente”, esordisce. “Ho già chiarito a Salvini che farò in modo che questa crisi sia la più trasparente della storia della vita repubblicana”, aggiunge. E mentre il leader leghista, da un comizio a Pescara, invita i parlamentari ad “alzare il culo al più presto” e interrompere le vacanze per votare la (s)fiducia all’esecutivo, il presidente del Consiglio si erge a difensore delle Camere, che “non sono un molesto orpello”. Assicura “trasparenza e cambiamento fino all’ultimo giorno”. E al ministro dell’Interno dice che “non spetta a lui decidere i tempi della crisi”.

La sfida a Salvini è presentarsi, da senatore, in Aula, a”spiegare”: lì si farà “chiarezza” delle “responsabilità” perché non ci si potrà “nascondere dietro slogan mediatici”.

Di Maio: “Giornata difficile, ma sono tranquillo. Lavoriamo per il Paese” “Giornata difficile, stiamo lavorando per il Paese, sono tranquillo”, dice Luigi Di Maio lasciando palazzo Chigi per andare, come racconta lui stesso, alla festa per i 25 anni di suo fratello. Alle domande dei cronisti su una eventuale parlamentarizzazione della crisi, replica: “Non ci sono i se, quello che posso dire è che stiamo lavorando per il Paese”. “Sono tranquillo, vi auguro buon lavoro e buona giornata. Vi ringrazio per il lavoro, so che vi stiamo rovinando qualche giorno di ferie”, aggiunge.”Ci sono tutti i colloqui in corso che servono,

Palazzo Chigi è pagato per lavorare per gli italiani”, conclude. La proposta a Salvini: subito taglio dei parlamentari, poi elezioni “C’è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. E’ una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l’opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto”. Le opposizioni invocano il ritorno alle urne “Questo Paese non ha più una maggioranza.

L’esperimento iniziato 13 mesi fa è fallito”, sentenzia il leader Pd Nicola Zingaretti, che invita i gialloverdi ad essere “coerenti. Se non c’è una maggioranza parlamentare bisogna andare al voto”. Anche per Forza Italia “il premier Conte dovrebbe togliere l’Italia da una condizione di imbarazzo e di stallo che non fa bene a nessuno. L’unica soluzione è andare presto al voto”, afferma la capogruppo Mariastella Gelmini.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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