Dopo la morte del fratello John e quella di Martin Luther King, ucciso a Memphis appena due mesi prima, si chiude con il sangue nelle cucine dell’Hotel Ambassador di Los Angeles un decennio di speranze in America.

Poco dopo mezzanotte, dopo aver parlato alla folla riunita nel salone interno, il 42enne senatore si avviò alla conferenza stampa passando dalle cucine, doveva essere una scorciatoia per raggiungere la sala stampa.

Fu lì che, mentre stava salutando uno dei camerieri, Juan Romero, venne raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco calibro 22, uno dei quali attraversò il cranio poco sopra l’orecchio destro. Juan Romero gli tenne il capo sollevato, mettendogli un rosario tra le mani mentre il senatore chiedeva: “Come stanno gli altri?”.

Le ultime parole di Robert Kennedy furono: “Non mi sollevate”, rivolte ai primi soccoritori mentre cercavano di metterlo su una barella.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui