Nuova giornata di rivolte nelle carceri italiane, dopo quella di ieri, in cui hanno perso la vita sei persone. I detenuti protestano contro le restrizioni ai colloqui con i parenti imposte per l’emergenza coronavirus.
Oggi sono ben 27 gli istituti di pena dove si stanno registrando le proteste, ha riferito il Sindacato di polizia penitenziaria, tra cui quello di Foggia, l’Ucciardone di Palermo e San Vittore a Milano.

A Foggia una ventina di persone sarebbe evasa mentre una trentina è stata bloccata nelle immediate vicinanze dalle forze di polizia. Gravi disordini anche a Rebibbia a Roma, dove – oltre a bruciare materassi – alcuni reclusi avrebbero assaltato le infermerie. Un altro tentativo di evasione si è registrato nel carcere dell’Ucciardone a Palermo. A San Vittore, a Milano, molti detenuti sono saliti sul tetto della casa circondariale ed è stato esposto uno striscione con la scritta “indulto”.
Negli istituti penitenziari di Verona e Alessandria sono morti due detenuti per un’overdose da psicofarmaci.

Detenuti sul tetto a San Vittore, due pm trattano
A San Vittore è stato dato fuoco a carta e stracci attaccati alle grate di una finestra. Getti d’acqua vengono utilizzati per contenere le fiamme. Sono almeno una quindicina i detenuti visibili dalla strada, appostati sul tetto: urlano e alzano le braccia al cielo, buona parte con il cappuccio della felpa alzato, o il volto nascosto da una sciarpa. Due pm stanno ‘trattando’ coi detenuti in rivolta che, nel frattempo, sono scesi dal tetto e urlano dall’interno della struttura “libertà, libertà”. I magistrati sono il pm di turno, Gaetano Ruta e Alberto Nobili.

Sei morti dopo la rivolta a Modena
Sono complessivamente sei, secondo quanto apprende Ansa da fonti dell’amministrazione penitenziaria, i detenuti provenienti dal carcere di Modena morti. Tre nello stesso penitenziario modenese e altri tre dopo i trasferimenti in altre strutture carcerarie: a Parma, Alessandria e Verona. Oltre ai due detenuti morti per overdose di psicofarmaci a Verona e Alessandria, anche un altro detenuto morto nel carcere di Parma proveniva da Modena. Ieri, sempre a Modena, a seguito delle proteste erano morti altri tre detenuti: due per gli stessi motivi dei decessi di oggi e un altro per soffocamento a causa dei fumi provocati dell’incendio di materassi durante le proteste. Altri sei detenuti dello stesso carcere sono gravi, 4 di loro ricoverati in prognosi riservata.

Due detenuti morti per overdose di psicofarmaci
I due detenuti morti per overdose a Verona e Alessandria avevano approfittato delle proteste nelle carceri per sottrarre psicofarmaci dall’infermeria. A riferirlo è Aldo Di Giacomo, segretario del Sapp, il sindacato del corpo di polizia penitenziaria. I due provenivano dal carcere di Modena, da cui erano stati trasferiti a causa delle rivolte nell’istituto penitenziario.

Rivolta a Foggia, appiccato un rogo. Ferito un detenuto
A Foggia, oltre ai tentativi di evasione, molti detenuti si sono arrampicati sui cancelli del perimetro del carcere. Alcuni sono saliti sul tetto, altri hanno rotto le finestre, e all’ingresso della casa circondariale è stato appiccato un incendio. Negli scontri con le forze dell’ordine, un detenuto è rimasto ferito alla testa ed è stato portato via in barella. Alcuni parenti, prima di essere allontanati, hanno cercato di far ragionare i detenuti per riportarli alla calma: “Se fate così è peggio, dovete stare tranquilli”, hanno detto loro. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell’esercito.

Tentativo di evasione all’Ucciardone di Palermo
All’Ucciardone alcuni detenuti hanno tentato di divellere la recinzione per cercare di fuggire. Il tentativo è stato bloccato dalla polizia penitenziaria. Il carcere è stato circondato dai carabinieri e polizia in tenuta antisommossa. Anche le mura del carcere sono presidiate. Le strade intorno all’istituto penitenziario sono chiuse.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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