Il bello del calcio è che i grandi amore tornano spesso assieme.
Grandi come quello che ha legato per 6 indimenticabili stagioni l’ex giocatore della Fiorentina Stefano Pioli alla Fiorentina.
Poi i percorsi si sono gioco forza divisi e l’ex difensore ha preso altre strade, intraprendendo la carriera da allenatore.
Ora, dopo la gavetta al Bologna, la consacrazione alla Lazio e l’esperienza agro-dolce all’Inter, il commissario tecnico torna all’ovile, alla squadra che, parola sua, ha amato di più e con cui si è emozionato di più.

Oggi nel giorno della presentazione, un giorno un pò particolare per il mondo del calcio che piange la scomparsa improvvisa di Giuliano Sarti, il neo tecnico Viola ha dichiarato di aver fatto tesoro dell’esperienza e degli errori commessi nell’Inter e di essere pronto, senza rimpianti, ma con grande determinazione, a ripartire e a dare tutto per questa città.
Per un allenatore pronto non possono che servire giocatori pronti, sicuri come ha dichiarato il tecnico stesso, di quello che vogliono e fortemente convinti di restare e di far parte del progetto.
Come non lo sono per nulla Bernardeschi e Kalinic, guarda caso i due uomini più forti di una squadra che dovrà ripartire da zero, ma che può giocarsi le sue carte in una stagione, la prossima, a partire dalla quale le squadre in Champions League torneranno a essere 4.

E’ scattata dunque sia per Pioli che per la Fiorentina l’operazione riscatto, sempre che il presidente, in rotta da tempo coi tifosi, metta mano al portafoglio.
Quella di Pioli però non è l’unica storia d’amore che potrebbe risbocciare.

Ieri infatti è giunto a Napoli il matador Cavani, uno degli ex calciatori partenopei più amati dai tifosi.
L’uruguaiano ha affermato che se mai dovesse tornare, vorrebbe farlo in forma per dare ancora, come qualche anno fa, il suo grande contributo alla causa.
Certi amori vanno e poi ritornano, chissà se lo farà anche il matador.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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