Una lettera, il momento di pieno sconforto, fino a pensare al suicidio e poi una telefonata salva la vita del figlio Michele mentre si trovava lontano dal padre per seguire un concerto di Jovanotti.

Attimi di buio totale per il presidente Giorgio Lugaresi, quando ha pensato con razionalità che il Cesena sarebbe stato dichiarato fallito dopo il no della Agenzie delle Entrate.
Insomma un uomo alle corde, un personaggio pubblico dentro il calcio del ko definitivo e tanti soci, dipendenti che avrebbero perso tutto, risparmi e diritti lavorativi.

Certo non è facile uscire da certe situazioni umane, ma rimane sempre un nodo da sciogliere… perchè si è arrivati a tanto e come si è potuto accumulare una somma di debiti che rasentano una finanziaria nazionale per il bene del paese o le speranze future? UN VERO E PROPRIO MISTERO che solo tre o al massimo quattro persone ne sono a conoscenza avendo gestito a pieno titolo la società dal punto di vista amministrativo e sportivo…

Adesso non rimane altro che sperare in una apertura positiva dell’Erario dopo la seconda proposta presentata con sollecitudine proprio ieri. Dico solo che quella proposta sarà favorevolmente accettata perchè le condizioni di garanzia ci sono e saranno rispettate per quel limite iniziale richiesto. L’operazione non presenta anomalie e rimango convinto che il Cesena giocherà ancora in serie B.

Bene! Ma non basta… adesso servono anche collaboratori, imprenditori nuovi per spazzare via l’immondizia di un debito pesantissimo.

Si ha un campionato tutto da giocare e il tempo per farlo. Da dove partire? Bella domanda! Propongo con la mia solita modestia alcuni punti fondamentali per arrivare al compimento che massimo in 24 mesi si possano raggiungere attività pari a 40 milioni di euro.

1) Apertura di un conto corrente presso Banca Credit Agricoole intestato a TIFOSI DEL CAVALLUCCIO. Ogni tifoso è libero di fare un versamento il massimo sarebbe 9.000 tifosi che versano 2.000 euro Cad.

2) Benefict al tifoso del cavalluccio: Abbonamento per 2 anni, trasferte in pullman almeno 10 gratuite, filmografie all’aperto stadio DINO MANUZZI – OROGEL STADIUM per rivivere il campionato insieme ai protagonisti a fine stagione.

3) Puntare il dito sul settore giovanile per dare alla prima squadra almeno 4 calciatori che dovranno garantire una plus valenza e i crediti sportivi pari a 3 milioni di euro cad.

4) Tornare ad avere immediati contatti di sinergie con i club maggiori JUVENTUS, MILAN, INTER, LAZIO, ROMA, FIORENTINA (in modo particolare) e non solo ATALANTA per fare vestire i giovani con la maglia bianconera e che le stesse società sono disposte a dare un contributo significativo al CESENA CALCIO

5) Avvicinare realtà imprenditoriali che vivono anche lontane dalla Romagna, ma che possono essere attratte dal territorio, in funzione anche del fatto che nel 2019 ci saranno i campionati europei.

6) Dare in affitto centri commerciali e negozi all’interno dello stadio.

7) Andare via dalla sede di Corso Sozzi e rimanere all’interno dello stadio (sono scaramantico, portano sfiga quei locali)

8) Costruire una rosa degna di salvarsi almeno per 10 anni, non vendere poi calciatori che formano la spina dorsale.

9) AVERE UN GRANDE COMPORTAMENTO DEONTOLOGICO E TRASPARENTE NEI CONFRONTI DELLA CITTA’

10) Rimanere ancorati alle tradizioni e avere rispetto per la storia e gli amici veri.

11) Tentare in cinque anni almeno una promozione in serie A.

Adesso che il patron Giorgio Lugaresi è tornato a sedersi nel suo tavolo e che i fucili da caccia sono stati sequestrati, non rimane altro che torni a lavorare per il bene della comunità cittadina calcistica e che questa volta non dimentichi cosa altri hanno fatto per il bene della squadra e di chi ora è volato in cielo lasciandoci un messaggio: AVERE SEMPRE LA TESTA ALTA, PERCHE’ LA ROMAGNA SIAMO SOLO NOI!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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