“Sono stato forse un anticipatore. Ho immaginato scenari che poi si sono realizzati, predetto evoluzioni e involuzioni. Forse è proprio per questo che sono ancora su un palco. La lungimiranza è un elisir, non è un caso che i profeti sò campati più a lungo degli altri”.
Così Renato Fiacchini, in arte Renato Zero, uno dei cantautori italiani più amati e apprezzati, che oggi – 30 settembre – compie 68 anni.

L’artista – in più occasioni – ha raccontato la difficoltà degli esordi, quando girava per la periferia romana truccato con tanto di piume e paillettes: “È arrivata la sposa”, dicevano. Alcuni, profittando del dubbio sulla mia sessualità, amavano scaricarmi addosso colpe, frustrazioni e responsabilità che non avevo”. E prosegue: “Sono stato forte, anche se ho sempre pensato che al cattivo gusto, alla violenza verbale e alla brutalità di certe recinzioni che volevano mettermi attorno impedendomi di dare sfoggio di una libertà a 360 gradi, bisognasse reagire con l’ironia e con l’invenzione rabbiosa. Se c’è stato malessere, comunque, non mi sento di disconoscerlo. Mi è servito. È stato carburante. Mi ha permesso di marciare e mi consente di farlo ancora oggi”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui