Dopo l’esonero di De Boer nell’Inter regna un pò di incertezza.
I tifosi si interrogano su chi potrà essere l’allenatore che a partire probabilmente dalla prossima settimana siederà sulla panchina neroazzurra.
La speranza della società è quella di invertire la rotta, rispetto al bimestre abbastanza disastroso di De Boer.
Nel calcio, si sa, è sempre l’allenatore che paga se le cose non vanno bene, ma in questo caso sono i vertici a dover recitare il mea culpa.
Esonerare un tecnico la penultima settimana di agosto per chiamarne uno straniero, che non sapeva nulla del nostro calcio e non meno importante, della nostra lingua, è stato a dir poco un azzardo, specie se poi non gli concede il tempo sufficiente per lavorare con serenità( almeno fino a natale).
Certo anche e colpe dell’allenatore non hanno facilitato le cose.
L’ostracismo nei confronti di Kondogbià, solo per aver sbagliato due partite, le ripetute esclusioni di Perisic, un gioco mai in crescita e dei cambi talvolta raccapriccianti, sono i fattori principali che hanno indotto la società a riflettere sul cambio di rotta.
Ma chi sostituirà De Boer?
Questa è la domanda che i tifosi interisti si pongono.
Come al solito in questi casi di nomi se ne sono fatti tanti, pochi quelli realmente plausibili, nessuno di questi realmente contattato, almeno a detta della società stessa.
Infatti è Ausilio in persona ad aver emanato poche ore fa un comunicato nel quale smentisce categoricamente i contatti con Stefano Pioli, ad esempio, uno dei nomi più chiacchierati.
Eppure sembra essere proprio lui il nome più caldo, anche se non affascina i tifosi.
L’ex tecnico laziale garantisce una buona esperienza e un curriculum niente male, ad esclusione dell’ultimo anno orribilis in biancoceleste.
I fan nerazzurri vorrebbero però un grande nome, uno di quelli che fa palpitare il cuore, uno alla Bielsa ad esempio.
Anche “il loco” è stato scritto nei giornali come soluzione, e il nome affascina, vero, ma il rischio è quello di avere un De BOER 2.0, che richiederà tempo per ambientarsi e sacrifici economici non indifferenti nel mercato.
La soluzione italiana quindi sarebbe preferibile; nel frattempo la panchina verrà occupata da Vecchi, nella consapevolezza che chiunque arrivi in nerazzurro null’altro sarà che un traghettatore, in vista del vero obbiettivo, raggiungibile a partire dalla porssima stagione, Simeone.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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