La stagione rallystica, come quella di molti altri sport, in realtà non finisce mai, o se volete, ricomincia prima ancora di finire, visto che ci sono le prove, le auto da sistemare e preparare per i molti, nonché duri impegni, i possibili cambi di scuderia e modello da guidare e con cui prendere confidenza; insomma, pochi giorni di riposo e si riparte, più carichi e battaglieri che mai.

Certo nei rally bisogna distinguere categorie e trofei, dato che il Mondiale è partito come ormai di consueto con il leggendario Montecarlo, a fine gennaio, mentre l’europeo prenderà il via a fine marzo ed il Campionato italiano sta accendendo i motori per il rally del Ciocco del prossimo fine settimana.
Di tutto un po’ insomma, con tante marche al via ed un nugolo di piloti pronti a darsi battaglia senza quartiere su asfalto, sterrati, deserto e chi più ne ha ne metta; se proprio dobbiamo trovare una manchevolezza è che ancora una volta non ci saranno auto italiane al via del Mondiale, una volta dominato da Lancia e Fiat, ed ora affrontato da poche case ufficiali.

In tutto questo “traffico” di velocità, non possiamo certo dimenticare la stagione delle auto storiche, quelle che hanno appassionato molti di noi nel corso degli anni d’oro del rallismo italiano ed ancora sanno emozionarci quando affrontano tornanti e passaggi difficilissimi, facendoci dimenticare che sono auto quarantenni.
Nel fine settimana appena trascorso è stato il rally delle Valli Aretine a dare il via al calendario nazionale storico, che in diversi dei prossimi appuntamenti, a partire dal sempre affascinante Sanremo, affiancherà il campionato italiano, in un confronto di stili e forme in cui solo per la potenza e l’elettronica vede prevalere le auto d’oggi.

Sarà che ho i capelli grigi e sono cresciuto con la Fulvia HF e la Delta, ma volete mettere le auto tutte identiche di oggi con Porche, Lancia, Fiat, Opel e Ford? Le auto odierne sono certo potenti e ricche d’elettronica, ma bisogna leggere l’elenco iscritti numero per numero per saperne la marca e non basta ascoltare il rombo del motore in arrivo per capire di chi si tratta, mentre …. Musica per le orecchie, al secondo passaggio del gruppo delle storiche, saprete distinguere sicuramente che macchina è in arrivo solamente da suono udito.
Le linee poi, ogni modello con stile e forme definite, figlie della penna di designer che hanno fatto la storia dell’automobile mondiale quando un’auto doveva avere la propria personalità e non bastava cambiare la lunghezza del basamento di quattro centimetri a modello per produrre tutta la gamma di un’azienda!

Le prove di quello che dico potete vederle direttamente in uno dei tanti appuntamenti che il calendario 2017 ci riserva, magari dando un’occhiata all’album fotografico preparato con gli scatti dei nostri collaboratori del Photo Team Click, presi da alcune prove delle stagioni 2015 e 2016, in attesa di posizionarvi in qualche bella curva o punto strategico su e giù per le strade italiane del rally 2017.

Il Direttore editoriale Maurizio Vigliani – Foto Time Click

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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