All’ospedale Loreto Mare di Napoli alcuni ragazzi hanno sequestrato ambulanza e operatori sanitari del 118 per costringerli a soccorrere un amico 16enne con una distorsione al ginocchio. La denuncia arriva dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” fondata dal medico di pronto soccorso Manuel Ruggiero, proprio per denunciare gli episodi di violenza contro gli operatori sanitari.

Le proposte di Nessuno tocchi Ippocrate
Ripristino dei presidi di polizia nei pronto soccorso, riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale al personale sanitario in servizio nel 118 e negli ospedali, installazione al più presto di telecamere sia a bordo delle ambulanze sia sulla divisa degli operatori. Sono queste le proposte per fare fronte al problema delle aggressioni ai sanitari che ha riferito all’Ansa il presidente di Nessuno tocchi Ippocrate. “La gente ormai non ha più paura di niente, il problema è l’impunibilità di queste persone”, ha invece commentato Giuseppe Galano, direttore del 118. “Questa gente si permette di tutto – afferma Galano – perché non ci sono conseguenze penali per quello che fa. Per restare solo all’episodio di ieri sono stati commessi due reati gravissimi: sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio”.
Dg Asl: “Subito telecamere a bordo”
“Quanto accaduto è un fatto di una gravità inaudita che supera ogni possibile scenario immaginabile. Siamo a un punto di non ritorno, non possiamo perdere neanche un minuto, noi stessi accelereremo sulle telecamere a bordo ambulanza e anche a bordo uomo”. Questa è la presa di posizione di Ciro Verdoliva, dg dell’ASL Napoli 1 Centro. Poi: “All’arrivo il paziente non presentava problemi urgentissimi (presumbilmente una distorsione al ginocchio), ma l’ambulanza era nuovamente assalita da altre persone che, ancora una volta, salivano sull’ambulanza per imporre nuovamente il tragitto verso l’ospedale. Dopo tale episodio, l’equipaggio si è refertato e la postazione ‘Ferrovia’ non è stata più attiva fino a cambio turno avvenuto alle 20”.

Le dichiarazioni della Croce Rossa di Napoli
Così la Croce Rossa di Napoli sull’episodio: “Un anno e mezzo fa è accaduto un analogo episodio, sempre al Loreto Mare; da allora non è cambiato nulla. Servono misure straordinarie. Le telecamere? Ben vangano e ringraziamo per questo il dg della Asl, ma lo Stato in tutte le sue articolazioni, a partire dalla Prefettura, faccia la sua parte. Occorrono indagini rapide e pene certe. Gli operatori sono stanchi”, e parole all’ANSA Paolo Monorchio, presidente della Croce Rossa di Napoli. Poi: “L’aspetto più inquietante è che ci si abitui a questo stato di cose, fatti che non avvengono neppure nei territori di guerra in quanto i mezzi di soccorso ed il personale sono protetti dalle convenzioni internazionali. A Napoli non è così”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui