Va bene che spesso i preventivi sull’assicurazione auto ci fanno venire dei mancamenti, ma purtroppo non ci sono tante soluzioni: la macchina deve essere assicurata.

Un concetto semplice, ma si sa che in Italia i “furbetti” si trovano dappertutto; così, grazie all’operazione “Mercurio Eye Insurance” condotta dalla Polizia di Stato, in collaborazione con l’ANIA, su tutto il territorio nazionale in 103 province dal 3 all’8 luglio, si è scoperto che un’auto su 165 gira in Italia priva di assicurazione: quindi, lo 0,6% dei 419.612 veicoli controllati.

Sono state 2.419 le auto sequestrate, con 12 persone arrestate e 45 denunciate. Nel 90% dei casi chi era alla guida era di nazionalità italiana e over 50, per 40% con precedenti penali.

Roberto Sgalla, direttore delle Polizie di specialità, ha commentato il bilancio asserendo: “Si tratta di una grave forma di illegalità che colpisce anzitutto chi rimane vittima di un incidente stradale che tra mille problemi, più o meno pesanti a seconda della gravità del sinistro, non ha l’immediato ristoro dei danni e deve rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime della strada. Fondo che è finanziato dalle imprese di assicurazione attraverso l’applicazione di una percentuale ad ogni contratto RC auto e che, nel garantire una funzione sociale, grava indistintamente su tutti gli assicurati”.

“In Italia – ha detto ancora Sgalla – non pagare l’assicurazione auto non è considerato un disvalore sociale e ciò è alla base di un fenomeno odioso che va poi ad alimentare episodi di pirateria stradale di chi si allontana dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso alla vittima proprio perché consapevole di circolare senza assicurazione e, pensando di sfuggire alle conseguenze della propria azione, commette un reato ancor più grave”.

“Senza sottovalutare – ha aggiunto il prefetto Vittorio Rizzi della direzione centrale Anticrimine della Polizia – i casi in cui la mancata copertura assicurativa è il sintomo di più gravi forme di illegalità, perché chi delinque non si preoccupa di assicurare i veicoli usati per commettere i reati”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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